Al via al protocollo di intesa tra Amsi, Co-mai, Uniti per Unire e l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
(ASI) Roma, - Dalla condivisione di interessi e obiettivi comuni si pavimenta la strada per intraprendere un lavoro congiunto volto alla conoscenza, al superamento dei pregiudizi e alla formazione di un personale medico-sanitario altamente professionale che sia al passo con la realtà multietnica del mondo che rappresenta.
Questa la premessa dell'incontro che ha avuto luogo tra il Prof. Foad Aodi, Presidente dell'Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento Uniti per Unire ed il Prof. Vincenzo Vullo, Preside della Facoltà di Farmacia e Medicina della Sapienza, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I. Un nuovo passo in avanti che segue l'altrettanto felice incontro svoltosi di recente con il Magnifico Rettore dell'Ateneo Prof. Eugenio Gaudio.
Un confronto di idee e competenze consolidate nel corso degli anni che non potevano non confluire. Emerge la volontà di concentrarsi sui punti seguenti:
1. aggiornamento professionale senza frontiere in medicina - cultura - religione;
2. medicina di solidarietà;
3. telemedicina e globalizzazione;
4. gemellaggi universitari comprendenti stage per gli studenti provenienti dall'estero. 5. scambio socio-sanitario e cooperazione internazionale.
"La libertà di espressione va supportata dall'incentivo alla conoscenza, dal superamento dei luoghi comuni e dei pregiudizi che confinano la scienza e la medicina anzi che contribuirne allo sviluppo". Afferma il Prof. Vullo mostrando tutta la sua disponibilità a collaborare con Amsi, Co-mai e Uniti per Unire nel neo protocollo di intesa in via di sviluppo. "Gli immigrati non sono portatori di malattia. Lo testimoniano le realtà che viviamo quotidianamente negli ospedali e negli ambulatori, dobbiamo educarci ed educare alle differenze", la voce del Prof. Vullo e del Prof. Aodi parla all'unisono.
"L'Amsi è impegnata dal 2000 per l'integrazione dei Professionisti della Salute di origine straniera in Italia. Assieme alla Co-mai ed al Movimento Uniti per Unire lavora incessantemente per favorire lo sviluppo del dialogo interculturale ed inter-religioso. Questo è il nostro credo. Non porta bandiere di Paese o religione, se non la sola umanità. Si parla di illegalità e di immigrazione incontrollata, ma c'è anche un'immigrazione qualificata da prendere come esempio. Quella dei Professionisti di origine straniera che lavorano in Italia apportando un prezioso contributo alla crescita del Paese". (Aodi)
Perché la conoscenza scorra fluida senza strumentalizzazioni, contrastando luoghi comuni, pregiudizi e razzismi, nasce così l'idea del progetto "la medicina della transcultura" implementato dai progetti congiunti #Buona sanità e #Buona immigrazione. La transcultura punta ad andare oltre l'integrazione sulla linea di un progetto educativo e formativo che sia da tutti fruibile.
Come indicato dal Magnifico Rettore, Prof. Eugenio Gaudio, sono in programma altri incontri con i Docenti dell'Università "La Sapienza" per affrontare le tematiche economia, lavoro, cooperazione internazionale, dialogo interculturale ed inter-religioso proseguendo nel cammino "transcultura".