(ASI) Secondo una notizia pubblicata alla fine della settimana scorsa sul sito di Radio France Internationale (RFI), più di un mese dopo la partenza del suo ambasciatore presso la Santa Sede, la Francia non ha ancora ricevuto la risposta del Vaticano alla richiesta presentata a gennaio per la nomina di Laurent Stefanini che è un gay dichiarato.
La scelta di Parigi per Stefanini, assomiglia più a una provocazione infatti da due anni, la Francia riconosce i matrimoni tra le persone dello stesso sesso, mentre nel protocollo del Vaticano, esiste una regola non scritta ma nota a tutti nella diplomazia della Santa Sede che, il Vaticano non da mai la sua approvazione ai diplomati gay, divorziati o risposati. Comunque sia, la copertura mediatica del problema trattato dall'amministrazione del Vaticano, potrebbe giungere al Papa Francesco, personaggio meno rigido e che potrebbe trovare una soluzione ottimale al caso.
Tegno Tagne Honoré – Agenzia Stampa Italia