(ASI) Città del Vaticano; migliaia di fedeli presenti stamani in Piazza San Pietro per ascoltare le parole del pontefice, nella recita dell'Angelus.
Papa Francesco ha parlato del Vangelo del giorno " Gesù si rivela così come l'icona perfetta del Padre, l'irradiazione della sua gloria. E' il compimento della rivelazione; per questo accanto a Lui trasfigurato appaiono Mosè ed Elia, che rappresentano la Legge e i Profeti, come per significare che tutto finisce e incomincia in Gesù, nella sua passione e nella sua gloria – poi l'esortazione ai fedeli - la consegna per i discepoli e per noi è questa: "Ascoltatelo!". Ascoltate Gesù. E' Lui il Salvatore: seguitelo – poi prosegue - ascoltare Cristo, infatti, comporta assumere la logica del suo mistero pasquale, mettersi in cammino con Lui per fare della propria esistenza un dono di amore agli altri, in docile obbedienza alla volontà di Dio, con un atteggiamento di distacco dalle cose mondane e di interiore libertà".
Bergoglio dunque invita tutti ad essere pronti a prendere la propria vita e donarla per la salvezza dell'uomo, "ci incontreremo nella felicità eterna – dice - il cammino di Gesù sempre ci porta alla felicità, non dimenticatelo! Il cammino di Gesù ci porta sempre alla felicità. Ci sarà in mezzo sempre una croce, delle prove ma alla fine sempre ci porta alla felicità. Gesù non ci inganna, ci ha promesso la felicità e ce la darà se andiamo sulle sue strade".
Dopo l'Angelus Papa Francesco rivolge la propria attenzione alle vicende che si stanno susseguendo in Siria e in Iraq "purtroppo, non cessano di giungere notizie drammatiche dalla Siria e dall'Iraq, relative a violenze, sequestri di persona e soprusi a danno di cristiani e di altri gruppi. Vogliamo assicurare a quanti sono coinvolti in queste situazioni che non li dimentichiamo, ma siamo loro vicini e preghiamo insistentemente perché al più presto si ponga fine all'intollerabile brutalità di cui sono vittime. Insieme ai membri della Curia Romana ho offerto secondo questa intenzione l'ultima Santa Messa degli Esercizi Spirituali, venerdì scorso. Nello stesso tempo chiedo a tutti, secondo le loro possibilità, di adoperarsi per alleviare le sofferenze di quanti sono nella prova, spesso solo a causa della fede che professano. Preghiamo per questi fratelli e queste sorelle che soffrono per la fede in Siria e in Iraq ... Preghiamo in silenzio".
Papa Francesco è vicino a quanti soffrono a causa della propria fede, perché cessino i soprusi e le violenze che sono costretti a subire in questi periodi tanto difficili, chiede di pregare per loro.
Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia