(ASI) I dati resi noti oggi dalla Caritas e dall'Istat forniscono un quadro desolante sulla situazione delle famiglie italiane, confermando ciò che denunciamo già da tempo.
Il disagio dilaga: una famiglia su 4 è a rischio povertà secondo la Caritas e ben 14,6 milioni di italiani (23,4% delle famiglie) vivono una situazione di profonda difficoltà economica secondo l'Istat.
Dati che non lasciano spazio a nessun ottimismo.
Ancora più sconcertanti le stime relative al mercato del lavoro: in Italia lavorano meno di 6 persone su 10, il tasso di occupazione è al 59,8%.
Tutto torna se confrontiamo questi dati con gli altri indicatori allarmanti che rileviamo da tempo: la caduta dei consumi -10,7% solo nel triennio 2012-2013-2014 (vale a dire una contrazione complessiva della spesa di circa 78 miliardi di Euro) e la riduzione del potere di acquisto -13,4% dal 2008 ad oggi.
È evidente che di fronti a questi dati il Governo è chiamato a dare delle risposte ai cittadini. "Facciamo appello all'esecutivo ed al Parlamento intero affinché si prendano immediatamente misure in grado di contrastare l'avanzare del disagio delle famiglie." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Si accantoni per un istante il discorso riforme, seppure necessarie e legittime, è il momento di mettersi in testa che la vera priorità del Paese è il rilancio economico ed occupazionale.
È indispensabile dare il via, al più presto, a un Piano Straordinario per il Lavoro che preveda:
- il rilancio investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (in primo luogo per quanto riguarda le rete a banda larga);
- un serio programma per l'incentivazione e lo sviluppo del turismo, che sappia valorizzare l'inestimabile patrimonio di cui il nostro Paese dispone;
- un avvio di opere di modernizzazione delle infrastrutture e messa in sicurezza degli edifici pubblici, a partire da scuole e ospedali.
Redazione Agenzia Stampa Italia