A tal proposito, ci ha contattato il Consigliere Comunale di opposizione, il Prof. Avv. Gabriele Salvatore, che ha tenuto a precisare che lui già il 28 Ottobre 2013, quindi in tempi apparentemente non sospetti, aveva denunciato in Consiglio delle strane anomalie che secondo lui c'erano state nel comportamento dell'amministrazione comunale per la gestione della vicenda del Megalò 3, che avrebbe favorito gli interessi della impresa edile e non quelli dell'Ente pubblico stesso, riportate a pagina 17 e 18 della Delibera di Consiglio Comunale n.563 del 28 Ottobre 2013: "...Invece siccome qualche intervento mi è sembrato quasi che volesse stigmatizzare quello che avevo sostenuto a proposito del Megalò 3, quello che viene chiamato Megalò 3 ma che in realtà è il Prusst Chieti la città lineare della costa, ebbene quello sì che è anomalo, perché è anomalo ? Perché quando un'impresa, in questo caso la H Srl, impugna un provvedimento del Genio Civile di Pescara che ha rivisto il parere sulla compatibilità morfologica, quindi prima aveva dato un parere sulla compatibilità poi è tornato, evidentemente avendo studiato meglio la situazione e ha negato questo parere di conpatibilità, la ditta giustamente fa i suoi interessi, ha impugnato l'atto, l'ha notificato alla Regione Abruzzo, agli Enti d'Ambito e l'ha notificato al Comune di Chieti. La cosa anomala è che il Comune di Chieti che è l'Ente che viene citato in giudizio la prima cosa che fa nella Delibera che cosa scrive? Che è interesse dell'Ente conseguire la sospensione del provvedimento, di solito quando c'è chi fa ricorso al TAR lo fa per chiedere la sospensione del provvedimento e l'amministrazione che si costituisce resiste ! Dice "no, non ci sono i presupposti, mancano i presupposti, il fumus boni'iuris", questo di solito fa un Amministrazione. Questa Amministrazione cosa ha fatto ? Ha detto "è interesse dare ragione all'impresa" questo è anomalo! Poi arriva con la delibera di Giunta a scrivere nientemeno'"pertanto si costituisce in giudizio al fine di assicurare idonea tutela degli interessi dell'Ente", interesse dell'impresa che ha fatto ricorso, l'interesse dell'impresa che ha fatto ricorso! È una cosa incredibile, è scandaloso quello che sta succedendo, questo sì che è scandaloso...".
La cittadinanza, dal canto suo, auspica che si faccia al più presto chiarezza su questa vicenda soprattutto per il bene della città che non merita di essere travolta e infangata dall'ennesimo scandalo giudiziario che la porta alle cronache nazionali per vicende negative. Inoltre, ci si augura che il Sindaco di Chieti, Avv. Umberto Di Primio, possa riuscire a chiarire nel più breve tempo possibile la sua posizione nell'inchiesta giudiziaria, sia umanamente per la sua persona, sia per i suoi famigliari che soffrono, sia, infine, ovviamente, per l'interesse della città che non può rimanere senza una guida politica indipendente in un momento così delicato per il suo destino.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia