(ASI) Città del Vaticano: Anche oggi Piazza San Pietro è gremita di pellegrini accorsi da ogni luogo d'Italia e non solo per ascoltare l'Angelus di Papa Francesco che nello spiegare il Vangelo di questa domenica dice " ciò che è avvenuto in modo unico in San Pietro avviene in ogni cristiano che matura la sua fede in Cristo- poi domanda - come va la tua fede? cosa trova Dio nel tuo cuore, trova sabbia oppure trova un cuore sadico?" Ognuno trovi la risposta nel proprio cuore - e aggiunge - anche ai nostri giorni tanta gente pensa che Gesù sia un profeta un maestro di giustizia, oggi Lui lo domanda ai suoi discepoli" a questo proposito Francesco chiede alla folla di ripetere per tre volte insieme la risposta a questa domanda "tu sei il Cristo il figlio di Dio vivente".
Una volta recitate le preghiere di rito Bergoglio aggiunge "cari fratelli e sorelle il mio pensiero oggi va in modo particolare all'amata terra di Ucraina di cui ricordo la festa nazionale, a tutti i suoi figli e figlie ai loro aneliti di pace e serenità minacciati da una situazione di tensione e di conflitto che non accenna a placarsi generando tanta sofferenza tra la popolazione civile, affidiamo al Signore Gesù e alla Madonna l'intera nazione e preghiamo uniti soprattutto per le vittime le loro famiglie e quanti soffrono, ho ricevuto una lettera di un Vescovo e racconta tutto questo dolore preghiamo insieme alla Madonna per questa amata terra di Ucraina nel giorno della festa nazionale" da qui la recita dell'Ave Maria.
Per concludere poi il Papa dice "saluto i seicento giovani di Bergamo che a piedi insieme al loro Vescovo sono giunti a Roma da Assisi cioè da Francesco a Francesco come è scritto li - riferendosi allo striscione esposto - siete bravi voi bergamaschi eh! ieri sera il vostro Vescovo assieme a uno dei sacerdoti che vi accompagna mi hanno raccontato come avete vissuto questi giorni di pellegrinaggio, complimenti - dice, poi aggiunge - cari giovani tornate a casa con il desiderio di testimoniare a tutti la bellezza della fede cristiana".
Francesco al termine chiede nuovamente alla folla di non dimenticare di pregare per lui.
Ancora una volta il carisma e la dolcezza di questo Papa accresce la voglia di aprire il cuore a Dio, il desiderio di vivere nella fede che lui per primo dimostra di avere, lui che con i suoi gesti e il suo modo di essere ha salvato la Chiesa che si stava inesorabilmente sgretolando, proprio come un palazzo che crolla dopo un terremoto, ma lui non lo ha permesso e ha preso sulle sue spalle le colonne di quella Chiesa che cade rimettendole una ad una al proprio posto, proprio come i tasselli di un puzzle.
Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia