(ASI) Roma - “L'Associazione Culturale Zenit – dichiara il responsabile Matteo Caponetti - annuncia querele nei confronti di chiunque associ direttamente o indirettamente ad essa la triste vicenda di cronaca nera accaduta ieri a Roma”.
“Nessun militante di Zenit deve essere associato all’agguato di stampo criminale avvenuto ieri”, ha continuato Caponetti. “Conosciamo bene l’antipatico esercizio giornalistico di inventare storie assurde e maledettamente false. Non è certo la prima volta che veniamo collegati a cose che con noi non hanno nulla a che fare”.
“Con la persona rimasta ferita nello scontro a fuoco abbiamo avuto un breve contatto durato poche ore in occasione della conferenza organizzata nell'ormai lontano dicembre del 2011. In quell'occasione – spiega il responsabile di Zenit - la persona in questione venne ad illustrare un progetto solidale e umanitario che tutti noi abbracciammo per i suoi lodevoli fini altruistici, in piena linea con la nostra propensione ad interessarci di vicende di politica internazionale con la solarità che contraddistingue il nostro operato sin dalla nostra fondazione”.
“Invitiamo vivamente chiunque – ha aggiunto Caponetti - a desistere nel voler trovare in un gruppo di ragazzi che fanno del volontarismo la propria unica vocazione politica e culturale, a dipingerla come organizzazione dedita all'arruolamento di fanatici violenti capaci di atti come quelli di ieri o di quelli per cui siamo stati infangati nel corso degli ultimi anni”.
"Saremo ben lieti – conclude il responsabile dell’Associazione - di aver un confronto invece con chi tenta sistematicamente di distruggere la nostra serena e lineare attività, partecipando alle nostre conferenze e iniziative che sono pubbliche e sempre firmate per un sano confronto sulle tematiche da noi affrontate”.
Redazione Agenzia Stampa Italia