(ASI) In questi giorni le TV ci trasmettono immagini delle violenze che si sono svolte a Roma a lato delle manifestazioni per il “diritto alla casa”. Naturalmente siamo coscienti che quelle frange di violenti professionisti che hanno scatenato la bagarre con saccheggi, incendi e distruzioni, non erano li per dimostrare il diritto alla casa, ma solo per approfittare della situazione per realizzare una violenza gratuita, interessata o cretina.

 

Se fossimo dei complottasti potremmo addirittura pensare che quella minoranza di violenti fosse sponsorizzata e pagata da coloro che sarebbero danneggiati da una politica che intendesse dare una casa a tutti, tanto il risultato di quella violenza ha danneggiato la causa dei dimostranti depotenziando le loro richieste con l’evidenziazione del caos provocato rispetto alla natura legittima delle loro richieste che sono state così vanificate ed emarginate nell’attenzione della pubblica opinione.

Ma, in ogni caso, se lasciamo stare il complotto, è incontrovertibile che questi professionisti della violenza gratuita si sono dimostrati dei cretini integrali in quanto il risultato delle loro azioni ha vanificato l’efficacia della manifestazione traducendo in azione illecita e violenta una richiesta legittima per un diritto sociale inalienabile.

Quanto poi ai Poliziotti che difendono l’ordine pubblico, ci chiediamo e chiediamo cosa mai dovrebbero fare contro le frange pregiudizialmente violente che poco hanno a che fare con i manifestanti e ricordiamo ai sinistri acefali quello che un scrittore, insospettabile di simpatie per la destra, Pier Paolo Pasolini scrisse quando a valle Giulia i violenti di allora assalirono i poliziotti:” I figli del proletariato assaliti dai figli degeneri della borghesia “.

Se poi vogliamo andare un poco più a fondo nell’analisi, dobbiamo constatare che quanto accade è la conseguenza diretta di una politica indegna, parassitaria e paramafiosa di tutti i governi, di ogni colore, del dopo guerra che hanno sacrificato e fatto morire l’Istituto delle case popolari per favorire i “palazzinari” in cambio di ricche tangenti.

L’istituto delle Case popolari, fondato dal Fascismo ( Legge T.U. con RD n°1165 del 28-04-1938 e GU Supplemento n°177 del 05-05-1938 ) era nato proprio per soddisfare il diritto inalienabile di TUTTI ad avere una casa dignitosa alla portata dei salari di TUTTI.

Ciò avveniva quando il “male assoluto” si interessava del benessere dei cittadini anziché delle tangenti dei palazzinari e, senza nulla togliere a coloro che potevano permettersi una casa bella, esigeva che anche gli altri potessero soddisfare il DIRITTO alla casa dignitosa ed alla portata delle loro possibilità finanziarie!

Poi, in omaggio anche all’ideologia del materialismo imperante, conseguenza della vittoria dell’oro contro il sangue nelle guerra conclusasi nel 1945 con la sconfitta dell’Asse, l’interesse privato e di cosca ha prevalso nella politica rispetto al dovere di amministrare al meglio la cosa pubblica e la corruzione è entrata di prepotenza a condizionare la politica!

In conclusione, la situazione che si presenta oggi in cui solo i più abbienti si possono permettere l’acquisto o l’affitto di una casa, è la diretta conseguenza della disonesta politica dei governi passati poco attenti alle reali necessità degli italiani  ed i dimostranti che chiedono il “diritto alla casa” hanno mille ragioni di farlo!!!

Alessandro Mezzano

 

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