(ASI) Abruzzo - L'Ater di Chieti è finita sotto la gogna mediatica e politica per quanto riguarda lo stipendio del suo Direttore l'Ing. Domenico Recchione e per la critica situazione finanziaria dell'azienda regionale- Un’azienda regionale che, purtroppo, attualmente, non ha neanche i soldi per ultimare i lavori di riqualificazione ed adeguamento antisismico degli immobili che gestisce.

Una situazione delicata denunciata a più riprese dai residenti sia in affitto e sia dai proprietari degli immobili. Vicenda Ater che è finita anch'essa nel mirino  della Procura della Repubblica.

A chiudere il cerchio nel quadro fin troppo critico della situazione dell'Ater di Chieti, nei giorni scorsi è uscita, tra l'altro, la notizia del possibile licenziamento del Direttore Recchione da parte dei vertici regionali. 

Ma, non è finita qui, infatti, l'Ater di Chieti si permetterebbe addirittura anche auto di rappresentanza costose e potenti pari, se non superiori a quelle dei Ministeri, secondo quanto segnalato da alcuni lettori. Lettori  che hanno documentato la loro denuncia con una fotografia della macchina di rappresentanza dell'Ater di Chieti, posteggiata nel parcheggio dell'Azienda di Via Silvino Olivieri, area che ridà su Via 123 fanteria. La macchina, in questione è una fiammante, potente e costosa BMW grigia, riservata al Presidente dell'Azienda e usata anche dal Direttore, che sarebbe stata noleggiata dall'Ater che pagherebbe un canone.

Auto che pare, secondo i più  maligni e curiosi, venisse usata disinvoltamente dai dirigenti e da altri per ogni genere di necessità,  almeno prima che scoppiasse la polemica sulle spese "pazze" dell'Ater e che ora giace “nascosta” nel parcheggio posteriore della sede dell'Azienda Territoriale di Edilizia Residenziale di Chieti, ma che di certo non poteva sfuggire ai lettori. 

 A testimonianza di quale sarebbe  stato l'uso disinvolto delle auto dell'Azienda da parte dei dirigenti apicali, secondo voci che però dovrebbero essere confermate, sembrerebbe che una delle auto di rappresentanza dell'Azienda sarebbe stata rubata anni fa nel parcheggio di una casa di un alto dirigente. L’auto è stata ritrovata successivamente e sembra che il mezzo sia stato utilizzato da dei malviventi. Una vettura di grossa cilindrata ben superiore finanche ai limiti sulla spesa pubblica imposti dal Governo "Monti" nel 2011 che col DL 98/2011 del 6 luglio prevedeva auto della pubblica amministrazione di cilindrata non superiore ai 1.600 c.c.  Costo dell'auto di rappresentanza di certo non in linea con la politica di austerità  che dovrebbe avere l'Ater, avendo questa realtà  le casse in rosso e che, secondo i più severi critici, potrebbe rischiare in un futuro nemmeno tanto lontano il dissesto finanziario. Ma ad indignare non sarebbe solo il costo della BMW, ma anche il fatto che ultimamente l'auto non verrebbe più usata e giacerebbe nascosta in un pertugio dietro la sede di Via Silvino Olivieri, come se fosse una vecchia carretta, nonostante che l'Ater di Chieti continuerebbe a pagarne il noleggio. 

Pertanto, vorremmo tanto sapere dall'Ater di Chieti maggiori informazioni su questa vicenda ed in particolare quanto costa annualmente questa potente BMW di rappresentanza. Inoltre, perché non ci si disfà di questo costoso macchinone se non viene più utilizzato? Infine, come è stata giustificata questa spesa a fronte di una politica di "spending review" dell'Azienda regionale con bilanci deficitari? Non solo noi, ma la cittadinanza teatina  tutta, in merito a questa questione, attende una risposta dall’Ater chiarificatrice e civilmente pretende che venga messa in atto ogni azione che ponga fine ad ogni eventuale sperpero di danaro pubblico.

 Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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