Un dissenso generalizzato, quello contro la rassegna musicale italiana, che rappresenta la riprova della distanza dei cittadini dallo sfarzo profuso dal servizio pubblico per organizzare l'evento. Insomma, non bastano le finte tinte sinistrorse del Festival, né tanto meno il buonismo del presentatore Fazio o la satira unidirezionale della Litizzeto: è un dato di fatto, gli italiani sono stufi della "solita musica".
Grillo si scaglia contro gli sprechi del Festival
"Un servizio pubblico dovrebbe fornire la gente di senso critico per capire cosa sta realmente accadendo in Italia". Così Beppe Grillo ha tuonato davanti alle porte del celebre teatro Ligure.
In riferimento alla nota della Corte dei Conti circa gli sprechi del festival, il leader del Movimento cinque stelle aggiunge: " La Rai non guadagna con Sanremo. Come denunciato dalla relazione della Corte dei Conti presentata alla Rai, il Festival ha perso in tre edizioni (2010/2011/2012) circa venti milioni di euro, registrando un saldo negativo di 7,8 milioni di euro nel 2010, 7,5 per il 2011 e- conclude- 4,8 per il 2012".
Protesta dei due disoccupati della Terra dei Fuochi
Proprio come nel 1995, il Festival della canzone si interrompe dopo momenti di grande tensione. Due disoccupati campani si sono arrampicati sulla struttura del teatro, minacciando di lanciarsi per protestare contro i gravi disagi lavorativi nella regione.
"Sono lavoratori di Pompei, Napoli e Caserta - ha spiegato Fazio ripristinata la calma in sala- che hanno problemi di lavoro e reclamano il diritto alla loro dignità".
Chiare, invece, le urla dei due contestatori che, uscendo dal teatro, hanno gridato: "Veniamo dalla Terra dei Fuochi, siamo senza stipendio da 16 mesi. Fatelo sapere".
Redazione Agenzia Stampa Italia
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