(ASI) “La camorra si uccide con l’amore”. Questa è stata la significativa frase del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, detta nell’ambito dell’iniziativa “Perugia la città che noi vogliamo”, che si è svolta alla sala dei notari del capoluogo umbro, per insegnare la legalità alle scuole. Catania, Corleone, Napoli e Perugia si sono unite per opporsi a questa lotta e dando un segnale fortissimo all’Italia.
Il sindaco di Perugia Vladimiro Boccali e il consigliere con delega alla legalità Antonio Chifari hanno fatto in modo che il percorso culturale, che ha coinvolto le scuole più rappresentative di Perugia, non fosse solamente una serie di eventi con scrittori e registi, ma un possibile veicolo per permettere ai giovani di confrontarsi con le istituzioni. Personalità quali il ricordato Luigi De Magistris, il sindaco di Catania Enzo Bianco e il sindaco di Corleone Lea Savona hanno raccolto l’invito e hanno potuto portare la loro testimonianza e il loro apporto. I sindaci hanno tolto le loro vesti di politici e sono diventati persone con a cuore il destino dei giovani. Intenso è stato il racconto di De Magistris che ha ricordato la vicenda del suo assessore più giovane (una ragazza di 25 anni) che ha deciso di incontrare i ragazzi che hanno ucciso sua madre per spezzare questa catena d’odio; significativi sono stati i racconti di Enzo Bianco, amico di Giovanni Falcone (cui ha dedicato un bellissimo parco) che hanno fatto capire quanto è dura lottare con la mafia e quanto impegno la sua amministrazione ha dovuto mettere per contrastare certi meccanismi mafiosi ben consolidati; e importante è stata la presenza della giovane sindachessa corleonese, presente pur se il suo comune è in una situazione di emergenza economica. Quest’ultima ha inoltre colto l’occasione per conferire la cittadinanza onoraria al professor Antonio Palazzo, uno dei maestri del diritto civile, perugino di adozione ma siciliano di origine, che ha donato l’archivio della sua famiglia proprio alla città di Corleone. E’ possibile dunque lottare la mafia? “Se lo sogni, puoi realizzarlo” ha affermato il sindaco Bianco, “anche se non tutte le battaglie potranno essere vinte e non sempre la giustizia potrà avere la meglio, ma credendoci sempre” ha giustamente ribadito De Magistris. Bianco e De Magistris con le loro parole fanno dunque capire che è possibile lottare la mafia, vincerla anche se la battaglia è veramente dura. Ma l’evento di Perugia è già in sé per sé una vittoria contro la mafia. Infatti quattro importanti città si sono unite ottenendo il sostegno del Governo, personificato nel sottosegretario agli interni Giampiero Bocci, che ha analizzato le situazioni di ognuno dei comuni trovando un anello di congiunzione: l’amore per la cultura e per i giovani. L’iniziativa “Perugia la città che noi vogliamo” promossa dal consigliere Chifari e dall’ex provveditore agli studi di Perugia Salvatore Micciché è pertanto una testimonianza di presa di posizione dei ragazzi, supportati da intelligenti istituzioni, affinché possano veramente costruirsi il futuro che vogliono e meritano.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia