“La Presidenza dell’Autorità Portuale – ha aggiunto Emanuele Grimaldi - dovrebbe rappresentare il vertice dell’intera comunità locale, catalizzatore di tutti gli interessi del cluster marittimo e del tessuto socio-economico regionale. Questo approccio ha dato splendidi risultati non solo in Nord Europa, ma anche in Italia, in alcuni fortunati casi testimoniati da significativi incrementi di traffico. Il Porto di Civitavecchia è sicuramente fra questi, ma non è il solo. Non vanno dimenticate altre importanti realtà sicuramente positive. Ulteriori miglioramenti sono possibili quanto necessari e potranno essere sicuramente agevolati da una maggiore cooperazione fra Assoporti e Confitarma nell’affrontare insieme i temi principali dello shipping e della portualità italiana”.
In merito al disegno di legge sulla riforma portuale, attualmente all’esame dell’8^ Commissione del Senato, secondo il Presidente di Confitarma “Le modifiche apportate al testo della legge n. 84/94 risultano certamente migliorative sia per quanto riguarda lo snellimento delle procedure amministrative per l’approvazione dei Piani Regolatori Portuali, gli interventi di dragaggio dei fondali e per la procedura di nomina del Presidente dell’Autorità portuale. Semplificare e snellire la burocrazia in ambito portuale rappresenta un pre-requisito per ogni forma di sviluppo dei traffici”.
Per quanto riguarda l’autonomia finanziaria riconosciuta alle Autorità portuali, Emanuele Grimaldi ha affermato che anche Confitarma condivide che il tetto dei 90 milioni di euro annui possa rappresentare un limite alle potenzialità dei porti nazionali e che un ulteriore sforzo finanziario possa consentire uno sviluppo più efficace e sostenibile delle infrastrutture portuali, tale da rendere i nostri porti ancora più efficienti e competitivi. “E’ nostro auspicio che l’applicazione di tali disposizioni venga attentamente monitorata a livello centrale dal Ministero in modo da evitare inutili duplicazioni di opere e l’insorgere di patologie tariffarie dei servizi a livello locale. Si spera inoltre che tale sforzo sistemico assecondi le vocazioni commerciali dei singoli scali già delineate spontaneamente dal mercato”.
Sulle modifiche introdotte nell’art. 14 della legge n. 84/94, (disciplina e regolamentazione dei servizi tecnico nautici di ormeggio, pilotaggio e rimorchio), il Presidente Grimaldi ha affermato che Confitarma condivide tali modifiche in quanto rappresentano una soluzione equilibrata e sicuramente migliorativa rispetto a quella attualmente in vigore. “Il nuovo testo risponde adeguatamente alle diverse esigenze degli operatori interessati e in particolare – ha sottolineato - come dal nuovo testo dell’articolo venga recepita l’esigenza di un maggiore e diretto coinvolgimento delle Autorità portuali nei vari procedimenti amministrativi relativi alla disciplina, all’organizzazione ed alla determinazione tariffaria dei citati servizi tecnico nautici. Il testo del nuovo art. 14 pur ampliando la platea dei soggetti coinvolti conferma però la scelta, assolutamente necessaria e pienamente condivisa da Confitarma, di mantenere un controllo centralizzato delle tariffe attraverso una istruttoria svolta in sede ministeriale, controllo indispensabile se si vuole garantire trasparenza ed uniformità applicativa ai principi ed ai criteri regolatori del settore. Confitarma è consapevole che l’esigenza di liberalizzare tali servizi non viene regolata nel nuovo testo dell’art. 14 ma è importante sottolineare che ogni iniziativa volta a tale scopo, anche di provenienza comunitaria come la proposta di Regolamento al momento in discussione, potrà essere facilmente introdotta senza che il nuovo testo dell’art. 14 possa rappresentare un ostacolo giuridico alla stessa”.
“I tempi che stiamo vivendo non sono facili. - ha concluso Emanuele Grimaldi - Grandi sono le incertezze ma altrettanto grandi sono le opportunità, soprattutto per lo shipping italiano che rappresenta un’eccellenza nel panorama Europeo. Se il cluster marittimo italiano saprà essere unito ed opererà con intelligenza, non vi sono limiti agli obiettivi che potremo raggiungere”.