Particolare attenzione sarà rivolta alle basi psicobiologiche alla base di questo tipo di patologie ed alle strategie terapeutiche più idonee al loro trattamento. Sessioni specifiche riguarderanno le condizioni fisiologiche e di comorbilità (disturbi psicopatologici, in particolare la sindrome depressiva e i disturbi del sonno, ed i disordini vascolari) che ne modulano l'espressione nel singolo paziente.
Il convegno, cui parteciperanno esperti dei più importanti centri italiani, si occuperà anche del rapporto tra cefalea e dolore neuropatico (aspetti clinici, fisiopatologici e terapeutici condivisi) e le forme croniche, soprattutto quelle con abuso di farmaci sintomatici, la cui difficoltà di gestione nella pratica clinica richiede la messa a punto di protocolli mirati e condivisi..
Il fenomeno delle cefalee include forme primarie come l'emicrania, la cefalea a grappolo e la cefalea di tipo tensivo; e cefalee secondarie, per alcune delle quali, le così dette cefalee pericolose, “il riconoscimento tempestivo, come dice la Dottoressa Paola Sarchielli, responsabile del Centro Cefalee dell’Ospedale perugino, è di fondamentale importanza per evitare conseguenze rilevanti per il paziente”. Le cefalee rappresentano un problema molto frequente nella popolazione adulta. Sono causa di inabilità al pari di altre gravi patologie neurologiche quali l'epilessia, la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. Secondo un recente documento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'emicrania, in particolare, rappresenta una delle forme più comuni di cefalea primaria, manifestandosi nel 10% della popolazione adulta e tra l'1,7 e il 4% degli adulti soffre di mal di testa per quindici o più giorni al mese. Le cefalee rientrano tra le dieci cause più importanti di disabilità nel mondo, tra le prime cinque per le donne.
Tra gli approcci terapeutici più innovativi di cui si parlerà al congresso, a cui è anche rivolto uno specifico interesse dei ricercatori del Centro Cefalee della Clinica Neurologica di Perugia, diretto dal prof. Paolo Calabresi, merita una menzione speciale la tossina botulinica, una neurotossina derivata dal batterio clostridium botulinum. Oltre che per uso estetico, la tossina è usata in medicina per il trattamento di diverse forme di cefalea. “In studi multicentrici di ampia proporzione, relativi a più di 1300 pazienti con emicrania cronica, rivela Sarchielli, la tossina botulinica A si è dimostrata efficace nel ridurre significativamente i giorni di cefalea migliorando la qualità di vita dei pazienti stessi”. La tossina botulinica di tipo A è stata approvata in Italia per il trattamento per l'emicrania cronica.
Nell'ambito dei trattamenti alternativi non farmacologici, saranno poi esaminate le tecniche di neuro-stimolazione, invasive e non invasive, che hanno conosciuto un notevole sviluppo negli ultimi anni, sebbene non possano essere considerate un approccio del tutto nuovo. I principali metodi di neuro-stimolazione sono la stimolazione del nervo occipitale (ONS) la stimolazione cerebrale profonda (DBS) la stimolazione del ganglio sfeno-palatino (SPGS) la stimolazione magnetica transcranica (TMS) la stimolazione con corrente diretta transcranica (tDCS) la stimolazione del nervo vagale (VS) e la stimolazione del nervo sovra-orbitario (SVS). Questi metodi possono essere classificati in invasivi, non invasivi o centrali e periferici. In letteratura viene spesso usato alternativamente il termine "neuro-modulazione", sottolineando la reversibilità e la possibilità di adeguamento dinamico dei parametri di queste tecniche. Le tecniche di neuro-stimolazione rappresentano un campo di ricerca clinica che conoscerà uno sviluppo potenzialmente esponenziale nei prossimi anni, grazie al progressivo miglioramento della tecnologia e alla possibilità di ricorrere a metodiche non invasive.
Il congresso è aperto a neurologi, farmacologi, medici internisti, psichiatri e neuropsichiatri infantili, anestesisti, medici di famiglia ed a tutti i professionisti del Sistema Sanitario Nazionale che operano nell'ambito delle cefalee.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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