Oggi “sarà un giorno speciale anche perché registreremo il primo caso in Italia di condannati per mera colpa che scontano fino all'ultimo secondo della loro pena non in libertà. Finalmente la storia ha trovato qualcuno a cui far sentire tutta la severità della legge che diventa spietatezza: quando si deve rispondere all'onda emotiva che si leva dalla piazza ed alla voglia di vendetta di qualcuno che evidentemente conta più degli altri”. A dichiararlo è Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato minoritario di polizia che in passato manifestò anche sotto l’ufficio della madre di Aldrovrandi. Insieme ai poliziotti del Coisp, in occasione di quel sit-in, è bene ricordarlo, c’era anche un parlamentare europeo, Potito Salatto del Fli.
Anche per il quarto condannato, Enzo Pontani, attualmente ai domiciliari, presto scadrà il periodo di espiazione della pena.
Con il fine pena si esaurisce la fase penale del caso di Federico Aldrovandi, mentre restano ancora da applicare le sanzioni amministrative decise dal ministero degli Interni con il provvedimento disciplinare a carico dei quattro agenti, che prevedeva la sospensione di sei mesi dal servizio.
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