Questo l’inquietante interrogativo lanciato dal Dott. Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE. «Il 23 dicembre 2013 – ricorda Cartabellotta – ricorre il 35° compleanno del SSN, ma i cittadini italiani potranno festeggiare questa grande conquista sociale solo se le Istituzioni confermeranno che le imposte versate concorrono a finanziare un SSN realmente pubblico, equo e universalistico".
"In attesa di risposte concrete e coerenti dal nuovo esecutivo – conclude il Presidente – la Fondazione GIMBE ha lanciato il progetto Salviamo il Nostro SSN. Dal prossimo 15 maggio tutti gli attori della Sanità italiana, cittadini inclusi, potranno contribuire attivamente al progetto, a partire dalla sottoscrizione dei seguenti princìpi:
• Un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico rappresenta una conquista sociale irrinunciabile per l’eguaglianza e la dignità di tutti i cittadini italiani.
• Le scelte politiche e le modalità di pianificazione, organizzazione ed erogazione dei servizi sanitari hanno messo progressivamente in discussione l’articolo 32 della Costituzione e i principi fondamentali del SSN.
• Il protrarsi di questo status ha determinato inaccettabili diseguaglianze, sta danneggiando la salute dei cittadini e rischia di compromettere la dignità delle persone e la loro capacità di realizzare le proprie ambizioni.
• Lamentare un finanziamento inadeguato, senza essere propositivi, fornisce un alibi per smantellare il SSN, spiana la strada all’intermediazione finanziaria e assicurativa dei privati e aumenta le diseguaglianze sociali.»
Per ulteriori informazioni a: www.salviamo-SSN.it
Fondazione GIMBE, Bologna