×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
I giornalisti tornano sui banchi di scuola - Panel sulla formazione obbligatoria durante il Festival Internazionale del Giornalismo

(ASI) PERUGIA– Il primo gennaio 2014 sarà una data di non ritorno per il mondo del giornalismo italiano, da quel giorno infatti scatterà – così come vuole l’articolo 7 del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) n.137 del 7 agosto 2012 -, la formazione obbligatoria per tutti gli iscritti all’albo professionale. Un tema caldissimo che ha investito l’Ordine nazionale della responsabilità di formulare i regolamenti attuativi del DPR, e durante questa fase preparatoria sono sorti alcuni interrogativi legati al possibile cambiamento del lavoro redazionale, alle risorse e le differenze ancora insolute fra giornalisti contrattualizzati, precari e free lance.

La riforma delle professioni. Di queste e di altri temi si è discusso al Festival Internazionale di Perugia nel panel discussione “Formazione obbligatoria? Sì, grazie” nel quale sono intervenute personalità provenienti da tutto l’arco professionale: giornalisti, direttori, editori e sindacati. “Per l’Ordine l’introduzione della formazione obbligatoria rappresentata un’innovazione e una sfida” – commenta Stefano Natoli, membro del Comitato tecnico scientifico dell’Ordine nazionale, “Riteniamo che dobbiamo prima di tutto parlare di formazione utile perché solo con l’aggiornamento e lo sviluppo del capitale umano, giornalisti e imprese possono diventare più competitivi sul mercato”.  Gli fa eco Giancarlo Ghirra, segretario del Consiglio Nazionale dell’Ordine, il quale afferma che “Nel magma del mondo giornalistico in cui viviamo l’Ordine non può chiudersi in se stesso, l’occasione offertaci dalla riforma delle professioni deve essere una spinta alla contaminazione e all’inclusione, un modo per instillare capillarmente i principi del buon giornalismo”.

Le esperienze. Nel corso del panel è stata portata ad esempio l’esperienza di Mediaset e Paolo Liguori, responsabile aziendale per la formazione, ha presentato numeri molto positivi che dimostrano la forte correlazione fra aumento delle conoscenze dei giornalisti e volume delle produzioni realizzate. “Il nostro modello di formazione – ha spiegato Liguori -, ha riguardato oltre settecento colleghi, e l’organizzazione ha consentito alle redazioni di non perdere personale perché impegnato nei corsi e poi, al momento del reinserimento, abbiamo sperimentato forme di autoapprendimento e tutoraggio molto efficaci”. Sulla stella lunghezza anche l’esperienza maturata dal Sole 24 Ore, era presente a Perugia il direttore Roberto Napolitano che illustrando l’unicum che il Sole rappresenta nel panorama giornalistico nazionale, ha felicemente ammesso che,“L’ultra specializzazione da noi è un valore aggiunto. Abbiamo giornalisti esperti in grado di poter spiegare fenomeni economici complessi a chiunque, e questo è possibile anche perché comprendono il valore dello studio e dell’approfondimento”. “La formazione è essenziale – riafferma Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai -, e l’azienda per andare bene sul mercato deve tornare a investire, prima di tutto sul capitale umano”. La Rai, che è una delle più importanti imprese culturali del Paese, oltre alla Scuola di Giornalismo Radio Televisivo di Perugia, ha da sempre organizzato corsi di formazione per i propri dipendenti che “Sono un po’ anziani” – ammette Gubitosi . “Avremmo quindi bisogno di un processo di ringiovanimento – continua-, e dai nuovi ingressi ci aspettiamo una preparazione tecnica ma anche ‘umanistica’ oserei dire, a trecento sessanta gradi”.

I nodi. Per dare gambe e continuità a quanto previsto dalla legge servono risorse, e sebbene “l’Ordine abbia già destinato il 25% delle proprio bilancio alla formazione” – ha dichiarato il segretario Ghirra - “che in parte dovrà essere gratuita per gli iscritti”, è innegabile il ruolo che dovranno avere le aziende editoriali per garantire la formazione ai propri dipendenti. In questo asse si innesta il valore del sindacato, presente al panel con Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il quale con convinzione ha rimarcato la necessaria assunzione di responsabilità da parte di ha competenze dirette in materia, e ha aggiunto: “Devono essere garantiti diritti di formazione ai giornalisti contrattualizzati e non, in quanto assolvimento di un obbligo di legge, ma si deve procedere anche ad investimenti nella formazione in ingresso, per qualificare la professione e per ridare lancio al settore dell’editoria”.

Questo della formazione obbligatoria è senza dubbio uno dei temi più caldi che investono il giornalismo, una questione che riguarda direttamente il futuro della professione, l’innalzamento qualitativo e potenziamento, un destino che dovrà essere affrontato rivolgendo l’attenzione ai giornalisti, e che dovrà trovare nelle sinergie fra gli attori coinvolti le forze necessarie per ridare slancio al mercato del lavoro, dentro e fuori le redazioni.

 

Chiara Scardazza  - Agenzia Stampa Italia













Da sx: Stefano Natoli, Paolo Liguori, Giancarlo Ghirra, Luigi Gubitosi, Roberto Napoletano, Franco Siddi

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Tabacco in Umbria: la storia e i riflessi della filiera

(ASI) - Promuovere una riflessione sulla storia della filiera del tabacco in Umbria significa, oltre ad evidenziare il forte contributo economico e sociale nel settore agricolo regionale, sottolineare il radicamento ...

Perugia elezioni amministrative. Fratelli d’Italia presenta la lista: 32 nomi tra conferme e new-entry. Prisco: «Noi partito centrale a Perugia». Appuntamento domenica alle 10 alla Sala della Vaccara

(ASI) Perugia - Si svolgerà domenica 5 maggio la presentazione della lista di Fratelli d’Italia che sostiene la candidata sindaco Margherita Scoccia alle prossime elezioni comunali di Perugia.

Catania. Elezioni Aci Castello, Forza Italia a sostegno del sindaco Scandurra

(ASI) Catania - Siglato il patto politico fra Forza Italia e la coalizione dell'uscente sindaco di Aci Castello Carmelo Scandurra, in vista delle Amministrative dell’8/9 giugno nel Comune catanese.

Sud, Sibilio (M5S): stop decontribuzione è scippo al futuro del meridione

(ASI) “Apprendiamo con grande preoccupazione la decisione del governo Meloni di smantellare ‘decontribuzione Sud’, lo sgravio contributivo approvato dal governo Conte durante la pandemia che ha favorito l’assunzione ...

Istat, Calandrini (FdI): I numeri di un governo che funziona

(ASI) “Tasso di occupazione al 62,1%, un nuovo record per l'Italia, con una crescita degli occupati di 70.000 unità a marzo rispetto al mese precedente. I dati diffusi da Istat sono il ...

Bagliori di calcio tra Europa e Campionato in attesa dei verdetti. La riflessione con vista di Sergio Curcio

Bagliori di calcio tra Europa e Campionato in attesa dei verdetti. La riflessione con vista di Sergio Curcio

Economia Italia: Disoccupazione ancora molto alta al Sud. La riflessione dell'economista Gianni Lepre

Economia Italia: Disoccupazione ancora molto alta al Sud. La riflessione dell'economista Gianni Lepre  

Voucher per le imprese: incentivi per chi si aggrega

(ASI) Oggi unirsi conviene con le professioni infatti costituendo una società è previsto un voucher di 50.000 euro per l’acquisto di beni strumentali più un contributo a fondo perduto fino al 70% ...

Libertà di stampa - Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone: difendiamo l'art. 21 della Costituzione

(ASI) "Nella Giornata Mondiale per la libertà di stampa, difendiamo l’art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni ...

La fine dell'Impero degli Asburgo e l'Europa che non trova più pace

(ASI) Vienna - La base dell'Europa dei popoli e delle nazioni, come la conosciamo oggi, nasce nella Tarda Antichità e/o primo/alto Medioevo, tra il V e il VII ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113