(ASI) Cina- Dai nepalesi l'Everest viene chiamato il "dio del cielo", ma la ferrovia sotterranea che collegherà la Cina al Nepal, voluta dal presidente cinese Xi Jinping, passerà sotto la montagna più alta del mondo. Un progetto ambizioso, che però non spaventa gli ingegneri cinesi.
A Pechino negli ultimi dieci anni hanno progettato e costruito binari per 20mila chilometri, facendovi viaggiare treni con la velocità media di 350km/h. La linea ferroviaria che dovrà raggiungere la capitale nepalese Kathmandu prevede 700 chilometri ad alta quota, partendo dal polo commerciale tibetano Xigaze, per poi affrontare il tratto restante nel sottosuolo. Il Nepal è circondato dalle vette più alte del pianeta e l'unico modo di farvi passare un treno attraverso sarà quello di scavare lunghe gallerie, fra lo scetticismo di molti, non convinti dalla differenza di altitudine: 3.800 metri per Xigaze e 3.700 per Lhasa, capitale tibetana già raggiunta da un'altra ferrovia e Kathmandu, 1.800 metri.
Il progetto ha però già ottenuto il via libera con l'intesa raggiunta fra i premier cinese e nepalese Li Keqiang e Khadga Prasad Sharma Oli. Dei lavori non sono stati ancora resi noti i costi, ma secondo le previsioni dei tecnici cinesi dovrebbero chiudersi nel 2022.
La nuova linea ferroviaria implica anche questioni geopolitiche. In un Nepal strategico per Cina e India, è la prima a fare il salto in avanti con l'intenzione, stando a quanto dicono da Pechino, di incrementare gli scambi commerciali e far uscire il piccolo Stato himalayano dalla povertà. Basti ricordare il terremoto che nel 2015 in Nepal è costato la vita a 9mila persone. Pechino per Kathmandu ha già in progetto, oltre la linea ferroviaria, una centrale idroelettrica da 2,5 miliardi di dollari e una diga da 1,8 miliardi, discusse nel corso di una visita del premier nepalese in Cina.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia