(ASI) New York – E’ stato uno degli attacchi più gravi, dopo le stragi dell’11 settembre 2001, a New York. Un furgoncino è piombato su una pista ciclabile, ieri alle 20 (ora italiana) nelle vicinanze del fiume Hudson, investendo alcuni passanti.
Ha proseguito poi la sua folle corsa, schiantandosi contro uno scuolabus nella zona meridionale di Manhattan. Il conducente è sceso così dal mezzo, urlando “Allah Akhbar” (“Dio è grande”) e sparando alcuni colpi di inchiostro da una delle due pistole che teneva in mano. E’ stato fermato poco dopo da un poliziotto, giunto immediatamente sul posto, che lo ha ferito con un’arma ad una gamba e il killer è stato quindi portato in ospedale. Il bilancio definitivo dell’accaduto è stato di otto morti (tra cui un belga e cinque argentini) e di quindici feriti. L’ipotesi del terrorismo, scartata in un primo momento, ha preso sempre più consistenza col passare delle ore. L’attentatore e' infatti un ragazzo di origini uzbeke, di ventinove anni, Sayfullo Habibullaevic Saipov, giunto a Tampa, in Florida, nel 2010. Avrebbe lasciato un biglietto, vicino al veicolo, in cui ha sostenuto di agire per conto dello Stato Islamico. Gli jhadisti hanno festeggiato, subito sul web, l’azione del loro “lupo solitario” che ha compiuto l’attacco, mentre le autorità di New York hanno condannato quest’ultimo. ''Ho ordinato al Dipartimento della Sicurezza Nazionale di rafforzare il nostro programma di controlli già forti per le credenziali dei migranti o dei richiedenti asilo'', ha scritto su Twitter il capo della Casa Bianca, Donald Trump, ribadendo il proprio impegno nella lotta contro l’estremismo islamista. Il presidente dell’Uzbekistan ha offerto, intanto, la disponibilità a collaborare nelle indagini, dato che l’autore della strage ha origini di quel paese. Solidarietà a Washington è stata espressa anche dal premier italiano Paolo Gentiloni, dal capo della Farnesina Angelino Alfano, dal Pd e dai Cinquestelle. L’esponente dell’assemblea parlamentare della Nato e presidente di Unione Cristiana, Scilipoti Isgrò, ha dichiarato che l’Alleanza Atlantica e l’Onu devono proseguire la loro lotta contro il terrorismo col medesimo impegno mostrato fino a oggi. La minaccia infatti – ha spiegato il senatore di Forza Italia – “non riguarda solo l’occidente, ma tutta la comunità internazionale, come abbiamo visto purtroppo nei tragici eventi di sabato scorso a Mogadiscio”.
Marco Paganelli - Agenzia Stampa Italia