(ASI) I genitori della volontaria statunitense Kayla Muller, hanno dichiarato la settimana scorsa alla televisione ABC, che loro figlia che fu prigioniera dell'Isis, prima di morire nel febbraio 2015
fu torturata e violentata per mesi da Abou Bakr al-Baghdadi, capo del famigerato gruppo Jihadista; poi hanno aggiunto che furono informati dell'accaduto dalle autorità americane".
Kayla Mueller lavorava per un'organizzazione umanitaria turca di assistenza ai rifugiati siriani. Fu arrestata nel mese di agosto 2013 ad Aleppo, nel nord della Siria. Morì 18 mesi più tardi, all'età di 26 anni. Il gruppo dello Stato Islamico, più noto con la sigla dell'Isis, semina il terrore in Iraq e Siria, dove ha proclamato un califfato nei territori controllati. Dal 2014, molti occidentali sono stati rapiti e uccisi, tra cui gli americani James Foley, Peter Kassig e Steven Sotloff.
Tegno Tagne Honoré - Agenzia Stampa Italia