(ASI) Arriva la marea nera e i messicani rimangono senz’acqua. Le autorità del paese centroamericano hanno infatti stabilito la chiusura temporanea di quattro impianti di trattamento idrico poiché i fiumi da dove prelevano l’acqua risultano attualmente colpiti da una fuoriuscita di petrolio.
A pagare le conseguenze di questo disastro ecologico soprattutto i circa 200mila abitanti della città di Villahermosa, capitale dello stato messicano di Tabasco nella regione sudorientale del Paese; in questo lembo di Messico infatti una fuoriuscita di greggio ha colpito di fiumi Teapa, Sierra e Grijalva. La Pemex, Petroleos mexicano ha spiegato che i corsi d’acqua sono stati contaminati in seguito alla perforazione di un oleodotto da otto pollici, vicino Agave-Entronque Sitio Grande
Secondo molti la popolazione rimasta senz’acqua sarebbe molta di più, alcuni la quantificano in mezzo milione di persone, stima che appare però esagerata.
Davanti a questa emergenza la Sas, la società idrica locale, ha spiegato di aver chiuso gli impianti nel timore che il greggio potesse danneggiare irreversibilmente gli impianti di filtraggio e pompaggio dell’acqua.
Per ovviare alla mancanza di acqua le autorità locali hanno attivato 13 navi cisterne per garantire il rifornimento idrico nelle zone colpite.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia