(ASI) Roma - Sono state rese note le nuove date e la location della riunione delle Nazioni Unite sull’Assistenza al Popolo Palestinese, dal titolo “Speeding up relief, recovery and reconstruction in post-war Gaza", che da Il Cairo (23 e 24 Febbraio) è stata spostata per motivi di sicurezza a Vienna i prossimi 31 Marzo e 1 Aprile 2015.
Al meeting, è stata invitata a partecipare come speaker la ONG Sunshine4Palestine, insieme ai membri e gli osservatori delle Nazioni Unite, alle organizzazioni e le entità UN coinvolti, ai rappresentanti della società civile, ai parlamentari ed altri. Motivi dell’invito a Sunshine4Palestine, associazione registrata in Italia e in Palestina, ONG in UK, sono stati, nel corso dell’ultimo anno, il disegno, la realizzazione e l’implementazione di un impianto fotovoltaico su un ospedale a Gaza, il Jenin Charitable Hospital, che lo ha reso energeticamente indipendente e funzionale per 17 ore al giorno.
“La nostra associazione – racconta Barbara Capone, presidente di S4P e ricercatrice italiana di fisica all’Università di Vienna - è stata invitata a presentare due plenary talks alla riunione delle Nazioni Unite, sia per illustrare i nostri progetti fotovoltaici realizzati ed in fieri, sia per presentare i progetti che abbiamo riguardo la bonifica dell’acqua”.
Barbara Capone e l’ingegnere Haitham Ghanem, responsabile e project manager della branch palestinese della ONG, interverranno durante la seconda sessione plenaria, intitolata: "Looking ahead: prioritising reconstruction tasks". Affronteranno l’esperienza del Jenin Charitable Hospital di Gaza e solleveranno gli obiettivi futuri dell’ONG che consistono nell’estendere al territorio di Gaza City un progetto fotovoltaico in collaborazione con le associazioni Liter of Light Italia e Oltre il Mare onlus. L’obiettivo è la realizzazione di un “Tree of Light” fotovoltaico fatto di 12 pannelli, ognuno dei quali produce 300W per un picco totale di 3.6KWP e per una produzione giornaliera di circa 13.6 KWH; verrà realizzato un laboratorio polifunzionale in collaborazione con i tecnici di Liter of Light per spiegare alla popolazione locale come costruire lampade solari a led con materiali riciclati (es. bottiglie di plastica) per uso domestico; verrà riqualificata l’area interessata alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico e creato un parco multi-tematico.
“Durante il seminario spiegheremo – racconta, infine, Barbara Capone - un altro progetto che ci sta a cuore, che consiste nel trovare una serie di soluzioni alla problematica della carenza di risorse idriche nella Striscia di Gaza. Come Sunshine4Palestine, proponiamo delle alternative al progetto di costruire un singolo grande desalinizzatore a Gaza. Attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie (membrane a grafene, la cosiddetta blue energy, ovvero un metodo per estrarre corrente dallo scambio ionico tra acqua dolce ed acqua salata) proponiamo la riqualificazione di centrali di desalinizzazione esistenti e la conversione delle stesse in centrali completamente fotovoltaiche. Ognuno di questi centri di desalinizzazione potrà soddisfare i bisogni di una popolazione di 5.000-6.000 persone. Al tempo stesso proponiamo altre alternative per l’estrazione di acqua dall’umidità dell’aria attraverso sali igroscopici per rendere autonomi ed off-grid edifici come scuole, palazzi, ed infine dei piccoli condensatori che possano essere costruiti con materiale di riciclo dalla popolazione, per provvedere alle necessita idriche minimali di un nucleo familiare. Con i nostri progetti vogliamo piantare i semi per un futuro creativo, che promuove l’uso delle risorse pulite di energia, provvedendo a un concreto supporto per le aree umane in difficoltà anche da un punto di vista energetico, come lo è la Striscia di Gaza”.
Redazione Agenzia Stampa Italia