(ASI)Dopo la sparizione di tre allievi della scuola rabbinica avvenuta in Israele, le autorità di Tel Aviv hanno mobilitato tutto l’apparato statale per ritrovarli. Intanto il primo provvedimento preso è una raffica di arresti di Palestinesi. Una reazione per fare pressione sulla popolazione. 80 sono le persone fermate.
L'esercito ha imposto la chiusura completa della città di Hebron e i suoi dintorni; secondo quanto riferiscono i media israeliani, i tre ragazzi sono scomparsi mentre facevano l'autostop fra Betlemme e Hebron per andare a Gerusalemme.
Il Premier Netanyahu accusa Hamas di sequestro per la scomparsa di tre ragazzi israeliani giovedì scorso in Cisgiordania. Durante la riunione di gabinetto settimanale, il Primo Ministro israeliano ha denunciato l’alleanza tra il movimento islamista Hamas e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina del Presidente Mahmud Abbas. In ogni caso Netanyahu ha ribadito che "L'esercito userà tutti i mezzi a sua disposizione per risolvere la vicenda".
"Siamo determinati a riportare i ragazzi a casa il più rapidamente possibile e in buona salute. I terroristi palestinesi non sono al sicuro, non riusciranno a nascondersi e sperimenteranno le capacità dell'esercito israeliano", ha aggiunto il portavoce dell'esercito israeliano, il tenente colonnello Peter Lerner.
Redazione Agenzia Stampa Italia