(ASI) Sale il bilancio dei morti nelle manifestazioni egiziane: il bilancio fornito da Al Jazeera sarebbe di ben 23 morti nella giornata di ieri di cui 5 al Cairo, 13 a Suez, 2 a Mansura e uno nel Sinai.
L'atmosfera nel Paese rimane ancora tesa; oggi migliaia di attivisti sono scesi di nuovo in campo per protestare contro il Governo di Hosni Moubarak, presidente in carica da oltre trent'anni. Testimoni avrebbero riferito di colpi sparati dalla polizia al centro della capitale, mentre i carri armati dell'esercito sono stati dispiegati dalle Forze Armate come deterrente agli scontri.
Subito è arrivato il messaggio di Moubarak, che rompendo il silenzio attraverso un comunicato televisivo, ha annunciato ampie riforme democratiche ma soprattutto la destituzione dell'attuale Governo e il varo oggi di un nuovo esecutivo, denunciando che le violenze di questi giorni sono frutto di un complotto a danno del Paese con l'intento di destabilizzarlo.
La situazione egiziana ha sicuramente colpito l'attenzione delle diplomazie di tutto il mondo. Questa mattina infatti, Barak Obama, presidente Usa, ha chiamato il presidente Moubarak intimandolo di assumersi le proprie responsabilità e di fare passi concreti per assicurare riforme politiche, sociali ed economiche per il suo popolo.