(ASI) Sembrano dilagarsi a macchia d'olio le proteste che, nate in Tunisia, sono arrivate fino allo Yemen. Oggi infatti, nella capitale yemenita Sana'a, più di sedicimila persone hanno sfilato in cortei per protestare contro la gravosa condizione economica in cui versa il Paese e per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh, in carica dal 1978.
Lo Yemen, nato dall'unificazione nel 1990 della regione settentrionale con quella meridionale, è considerato uno degli stati più poveri fra i Paesi arabi, con un tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 35% e quello d'inflazione pari al 12%
"Vogliamo la nostra Tunisia". Così inneggiavano i manifestanti lungo le strade di Sana'a stanchi del governo che non ha risposto alle loro aspettative; il presidente ha intanto annunciato che non presenterà la sua candidatura per le prossime elezioni aggiungendo che non scapperà come il suo omologo tunisino Ben Ali.