Il segretario regionale dell’Unione italiana dei lavoratori condivide le idee del neo eletto
(ASI) Umbria – “Recentemente anche il Consiglio regionale si è occupato dello stato dell’economia regionale: l’Umbria fatica più di altre aree del Paese ad uscire dalla fase recessiva, con una dinamica fortemente negativa del settore industria, con il rischio di una perdita della competitività complessiva del sistema Umbria a causa di una carenza nella produttività, nella ricerca, nell’innovazione e nell’internazionalizzazione.
Pertanto le dichiarazioni dei Presidenti di Confindustria Umbria, l’uscente Ernesto Cesaretti e il neo eletto
Antonio Alunni, nella recente assemblea generale dell’associazione tenutasi ad Assisi, rappresentano un cambio di passo e un nuovo approccio politico-culturale”. È quanto afferma Claudio Bendini, segretario regionale Uil Umbria, che saluta con favore l’elezione di Alunni.
“Come Uil Umbria – ha continuato Bendini –, condividiamo l’idea di Alunni di costruire insieme una ‘nuova visione dell’Umbria’, un ‘impegno per il futuro’, un ‘nuovo progetto per la regione, le imprese, la società’. L’industria 4.0, ‘ad alto valore aggiunto, ad alta intensità di investimenti, di saperi, di competenze, di produttività’ è la strada giusta per recuperare le differenze economiche che ci sono con le altre Regioni. Anche gli altri settori produttivi devono adeguarsi a questo cambiamento, dal terziario, all’agricoltura, al pubblico impiego ed alle società che gestiscono i servizi pubblici quali ad esempio, i trasporti e i rifiuti”.
“Condividiamo inoltre – ha spiegato Bendini – ciò che Alunni pensa rispetto al ruolo centrale che l’industria ha nell’economia regionale, anche come volano per il miglioramento della società, ma che richiede al contempo il riconoscimento della centralità di chi fa impresa e propone, per il bene comune della regione, puntando all’Umbria come ‘avanguardia nelle politiche di reindustrializzazione’. È necessario un sistema di regolazione pubblico migliore, più veloce e più efficiente, che non significa meno vincoli bensì uno in grado di ‘coniugare un esemplare rispetto dell’ambiente fisico e sociale con bassi costi’. Azioni sul capitale umano, sulla promozione dei territori, sulla gestione delle aree industriali e sulla disponibilità di infrastrutture, fisiche e digitali: un’Umbria che diventi la regione più business friendly d’Italia”. “Aspettiamo un invito dal nuovo presidente – conclude Bendini – per parlare del nuovo corso ma anche di contrattazione integrativa, ancora poco praticata nella Regione e delle produzioni intermedie che spesso vengono fatte fuori regione, mentre invece ci sono imprese umbre che hanno la professionalità per farlo. La Uil regionale, pertanto, nel condividere pienamente questo approccio politico e culturale vuole augurare al neo presidente Alunni i migliori successi, anche nell’interesse dei lavoratori e dell’intera comunità regionale. La piena condivisione da parte della Uil è, altresì, dimostrata da un’iniziativa in corso di aggiornamento dei giovani quadri sindacali, un corso mirato che si propone il duplice obiettivo di fornire ai quadri una base concettuale sui principali temi di economia dell’innovazione, cioè le tematiche principali relative al cambiamento tecnologico e progresso tecnico”.