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KARAPIRO (NZL), 06 novembre 2010 - Dopo il quattro di coppia e il doppio leggero, arriva la terza medaglia d'argento per l’Italia ai Mondiali Assoluti e Pesi Leggeri di Lake Karapiro (Nuova Zelanda): questo risultato porta la firma del ‘due con’ del genovese Paolo Perino (Sportiva Murcarolo) e del varesino Pierpaolo Frattini (Aniene) che, insieme al timoniere Andrea Lenzi (Gavirate) cedono soltanto all’Australia (1’’06) e precedono di quasi due secondi la Germania dopo una gara molto generosa e condotta per oltre 800 metri. Termina al quarto posto l’avventura del due senza di Lorenzo Carboncini (Fiamme Oro) e Niccolò Mornati (Aniene) e del quattro di coppia leggero maschile (Stefano Basalini, Fabrizio Gabriele, Pietro Ruta e Franco Sancassani), quinto il quattro di coppia leggero femminile (Deborah Battagin, Enrica Marasca, Laura Milani, Erika Bello) e sesto il quattro senza leggero (Jirka Vlcek, Daniele Danesin, Andrea Caianiello, Martino Goretti).

Nelle specialità olimpiche Carboncini e Mornati affrontano la loro finale con una strategia votata all’attacco degli avversari che in Coppa del Mondo, a Lucerna, li avevano preceduti: Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Grecia. Nonostante il grande impegno profuso in tutto il percorso, il due senza azzurro vicecampione d’Europa resta lontano dal podio oltre sei secondi, senza così riuscire a colmare il gap dai rivali. Per la cronaca, all’arrivo solo 32 centesimi separano le due superpotenze Nuova Zelanda (Murray Bond) e Gran Bretagna (Redd, Triggs Hodge) con i padroni di casa campioni del mondo per il secondo anno di fila.

Delude il quattro senza leggero che soffre eccessivamente le condizioni del campo di regata: per gli azzurri in forza a Fiamme Oro (Vlcek, Caianiello e Goretti) e Forestale (Danesin) il sesto posto è un obiettivo al di sotto delle aspettative in una finale dove la Gran Bretagna ha la meglio sull’Australia e sulla Cina, rispettivamente per sette e otto centesimi.

Sul filo dei centesimi, anche il quattro di coppia leggero perde la medaglia di bronzo e uno strapotere lungo 9 anni: dal 2001 al 2009 mai questa barca aveva ceduto lo scettro mondiale. Oggi la Germania si rivela più forte di Basalini e compagni che non sono sufficientemente compatti negli ultimi 500 metri dove Francia e Danimarca conquistano argento e bronzo. Quinte Deborah Battagin, Enrica Marasca, Laura Milani ed Erika Bello nell’analoga specialità femminile dove la Germania si laurea campione del mondo davanti agli Stati Uniti.

Questa notte l’ultima giornata del Mondiale vedrà ancora protagonisti i singolisti leggeri Laura Milani (finale alle 02.03) e Marcello Miani (alle 02:18) e l’otto pesi leggeri (alle 02:33) con Luigi Scala, Davide Riccardi, Luca De Maria, Armando Dell'Aquila, Matteo Pinca, Gennaro Gallo, Livio La Padula e Bruno Mascarenhas (tim. Vincenzo Di Palma). In gara anche Elisabetta Sancassani e Laura Schiavone nella finale B del doppio donne (h. 23.53) e i giovani Gabriele Cagna e Federico Ustolin per la finale C del doppio (h. 23.35).

Nelle foto (D.Seyb ©): il due con azzurro con il Presidente Federale Enrico Gandola; il due senza Mornati-Carboncini


Mondiale: la presentazione dell'ultima giornata di finali

KARAPIRO (NZL), 06 novembre 2010 - Domani ultima giornata per il Mondiale Assoluto e Pesi Leggeri di Lake Karapiro (Nuova Zelanda) con altre tre chance di medaglia per l’Italia: i due singolisti Marcello Miani (Ravenna) e Laura Milani (Fiamme Gialle) e l’otto pesi leggeri (Luigi Scala, Davide Riccardi, Luca De Maria, Armando Dell'Aquila, Matteo Pinca, Gennaro Gallo, Livio La Padula e Bruno Mascarenhas, tim. Vincenzo Di Palma).

Prima c’è la finale C del doppio di Gabriele Cagna (Eridanea) e Federico Ustolin (Saturnia) che alle 23:35 (le 11:35 di domenica 7 novembre in Nuova Zelanda) se la vedranno con Slovenia ed Egitto. Alle 23:53 toccherà, invece, a Laura Schiavone (Irno) e Betta Sancassani (Fiamme Gialle) provare a dare un sapore diverso al loro Mondiale nella finale B che le vedrà opposte a Finlandia, Nuova Zelanda, Cina e Danimarca.

Poi, tra le 2:03 e le 2:33, le altre tre finali con Italia in lotta per altre medaglie: prima la vicecampionessa mondiale Laura Milani (Fiamme Gialle) partirà dall’acqua 5 scontrandosi con la statunitense Nichols, la svedese Karlsson, la neozelandese Ayling, la tedesca Draeger e la brasiliana Beltrame e poi il ravennate Marcello Miani (acqua 6) sarà chiamato alla miglior prestazione per aver ragione dell’inglese Chambers, del giapponese Takeda, del danese Stephansen, dell’ungherese Galambos e dello slovacco Babak. Da notare che in questa specialità manca il campione mondiale Duncan Grant, eliminato in semifinale con grande dispiacere del pubblico neozelandese, a causa della formidabile chiusura del record-man danese di indoor rowing.

Poi, nell’otto pesi leggeri, gli avversari dell’Italia (lane 4) si chiamano Germania, Cina, Australia e Stati Uniti.
Nella foto (D.Seyb ©):Laura Milani


Mondiali: le dichiarazioni degli azzurri dopo la seconda giornata di finali

KARAPIRO (NZL), 06 novembre 2010 - “Siamo partiti a bomba, abbiamo tenuto la nostra prua davanti all’Australia quasi per metà gara e poi l’onda e il vento trasversale ci hanno un po’ frenato – commenta Paolo Perino (Sportiva Murcarolo) - Le condizioni del campo di regata non erano certamente le migliori, io Pierpaolo e Andrea ce la siamo ugualmente cavata bene e questa bella medaglia, la prima medaglia a livello assoluto, la voglio dedicare al mio tecnico societario Stefano Melegari che adesso dovrà pagare pegno per il risultato ottenuto a questo Mondiale. Ringrazio anche Luca Agamennoni, essermi allenato con un campione come lui in previsione di Lucerna è stato fondamentale”.




“Alla mia famiglia e alla mia ragazza Giulia” è la dedica di Andrea Lenzi (Gavirate), alla seconda medaglia a Lake Karapiro dopo l’argento con il ‘quattro con’ degli Adaptive intellettivi. “Abbiamo pensato alla vittoria per buona parte della nostra finale anche se poi ci siamo irrigiditi e non abbiamo mantenuto la velocità dell’Australia: questa medaglia la dedico al nostro compagno di squadra Romano Battisti, tornato a casa per problemi personali. Sono poi felice di constatare il bel clima creatosi nella nostra squadra in raduno e al Mondiale”.




“Mi sta bene il risultato, non il distacco – spiega Lorenzo Carboncini (Fiamme Oro) – Intorno a metà gara, ho avuto la sensazione di aver rosicchiato qualcosa ai greci che in realtà ci sono andati via bene e, nonostante il nostro grande impegno, non siamo più riusciti a prenderli”.






“Sono contento per il quarto posto anche se mi spiace non esser riuscito a ridurre il gap che ci separava dalla Grecia prima del Mondiale: il cronometro non ci ha dato ragione anche se abbiamo disputato l’intera finale all’attacco – è sulla stessa lunghezza d’onda il capovoga Niccolò Mornati (Aniene) – Io credo molto nel nostro due senza: è stato una stagione molto lunga, abbiamo avuto qualche problema dal punto di vista fisico e anche cambiato formazione prima dell’Europeo. Questo cambiamento, io capovoga e Lorenzo prodiere, richiede ancora tempo affinché si possa esprimere il meglio delle nostre potenzialità: per questo ed altri motivi ci proveremo con ancora maggior convinzione nel 2011”.


“Stavamo piuttosto bene, la barca era buona anche nel riscaldamento e poi siamo partiti con qualche colpo più del solito – dichiara Stefano Basalini (Forestale) – Ai 1000 metri il nostro cambio di passo non è stato produttivo e lì la Germania è stata brava a chiudere i conti e a vincere meritatamente questo Mondiale”. “Dovevamo vincere, questo era il nostro obiettivo: forse aver visto andar via la Germania ci ha privato della grinta e della concentrazione necessarie per poter lanciare l’attacco finale per difendere la medaglia di bronzo o lottare per l’argento” è il pensiero di Fabrizio Gabriele (Fiamme Oro).



“Non riusciamo a spiegarci il perché di questa prestazione - dice Andrea Caianiello (Fiamme Oro) – Il nostro quattro senza è partito bene e poi, poco prima di metà gara, siamo andati contro le boe e abbiamo avuto problemi con le onde senza più riuscire a riprenderci. Ci dispiace molto perché pensavamo a tutt’altro tipo di gara”.

  

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