(ASI) Fischio d’inizio per il torneo rugbistico più bello ed importante dell’emisfero sud e probabilmente di tutto il panorama rugbistico mondiale. A soli 46 giorni dall’inizio del mondiale neozelandese, e mentre tutte le altre pretendenti al titolo iridato sono in fase di preparazione dello stesso, le tre squadre maggiori espressioni di questo sport al mondo (francesi ed inglesi non me ne vogliano), si scontreranno senza esclusione di colpi in un torneo sentitissimo.

 La prima giornata ha visto scontrarsi i padroni di casa dell’Australia contro i campioni del mondo uscenti del Sud Africa. Sul terreno di gioco ANZ Stadium di Sydney, poca storia per i sudafricani, letteralmente sgretolati dalla mole di gioco degli australiani. A dire il vero il risultato non sorprende più di tanto, infatti i sudafricani come di consuetudine nei tri-nations premondiali, si sono presentati quasi con una formazione B rispetto alla reale squadra che andrà poi ad affrontare il torneo iridato, un po’ per i molti infortuni, un po’ per fare della pretattica ma soprattutto per dare spazio e magari promuovere tra i "big" alcuni giovani o rivedere meglio i cosiddetti "papabili".

Torniamo alla partita, dopo un discreto inizio dei sudafricani, due azioni fantastiche delle stelle australiane Quade Cooper e Will Genia hanno permesso ad Alexander e Ioane di realizzare due mete in 5 minuti che hanno stroncato le gambe ai sudafricani, e di conseguenza strada spianata per i Wallabies. L’Australia ha mostrato un ottima forma mondiale, tutti i reparti hanno girato come ingranaggi molto ben oleati, poi da una mediana cosi dirompente formata da Cooper-Genia ci si può aspettare molto.

Sui trequarti soprattutto una graditissima conferma per mister Robbie Deans , l’esplosione di James O’Connor, il giovane che sembra essere appena uscito da un villaggio Hobbit del romanzo "Il signore degli anelli", ha lacerato la partita con delle accelerazioni devastanti ed ha realizzato una bellissima meta raccogliendo un ovale quasi impossibile e realizzato 14 punti al piede. Se per l’Australia sembra tutto rose e fiori, gli Springboks anche se in formazione enormemente rimaneggiata sono sembrati poco in palla, ed in difesa a tratti , veramente imbarazzanti, molto c’è da fare per evitare ai campioni uscenti di fare figure barbine nella competizione iridata. L’appuntamento alla seconda giornata ricade a sabato prossimo, quando i canguri saranno attesi nella tana degli All-Blacks, e li veramente sarà tutta un’altra musica, anzi un’altra AKA.

Australia: 15 Beale(71m. Cowan), 14 O’Connor, 13 Ashley-Cooper (63m. A.Fainga’a), 12 Mc Cabe, 11 Ioane, 10 Cooper, 9 Genia (64m. Phipps), 8 Mc Calman, 7 Pocock (64m. Hodgson), 6 Elsom, 5 Horwill (57m. Sharpe), 4 Simmons, 3 Alexander,2 Moore ( 61m. S. Fainga’a), 1Kepu.

Sud Africa: 15 Aplon, 14 Basson, 13 de Jongh, 12 Olivier (66m. Jacobs), 11 Mvovo, 10 Steyn (57m. Lambie), 9 Pienaar, 8 Johnson (53m. Deysel), 7 Rossouw, 6 Stegman, 5 Hargreaves, 4 van der Merwe(34m. Kankowski), 3 Kruger, 2 Smith, 1 Grejling ( 6m. CJ van der Linde-57m. Ralepelle).

ARBITRI: Chris Pollok (Nuova Zelanda), Keith Brown (Nuova Zelanda), Vinny Munro (Nuova Zelanda), Matt Goddard (Australia).

PUNTI: 8 META Alexander (A) tr. O’Connor(A), 10 META Ioane(A), 30 c.p. Steyn(SA), 36 c.p. O’Connor(A), 40 c.p. Steyn (SA), 42 META e tr. O’Connor(A), 46 META Moore (A) tr.O’Connor (A), 52 c.p. O’Connor (A), 57 META Ashley-Cooper (A) tr. O’Connor(A), 59 META Ralepelle (SA) tr. Lambie(SA), 77 META Smith (SA) tr. Lambie(SA).