ITALIA-BRASILE 3-2 (25-16 20-25 18-25 25-21 22-20)

 

ITALIA: Fei 9, Lasko 27, Savani 5, Mastrangelo 9, Travica 6, Zaytsev 16. Libero: Giovi. Parodi 5, Sabbi, Maruotti. Non entrati: Boninfante, Buti. All. Berruto.

BRASILE: Murilo 9, Sidao 17, Vissotto 16, Giba 14, Lucas 8, Marlon 2. Libero: Sergio. Theo 5, Bruno, Rodrigao. Non entrati: Gustavo, Bravo. All. Bernardinho.

ARBITRI: Alenezi (Kuw) e Cespedes (Dom)

Spettatori: 5000. Durata set: 24, 29, 23, 26, 27.

Italia: bv 9, bs 23, mv 16, e 13.

Brasile: bv 5, bs 22, mv 10, e 11.

Note - nel tie-break sul 4-4 cartellino giallo a Mastrangelo per proteste.

Kagoshima. Un’Italia combattiva e generosa torna a battere il Brasile dopo otto anni e per farlo sceglie il palcoscenico importante della World Cup, che vale anche come qualificazione olimpica.

Un match lungo e palpitante, pieno di capovolgimenti di punteggio, di varianti tattiche, di colpi di scena. L’Italia l’ha interpretato bene, con i logici alti e bassi di una sfida interminabile. Berruto ha indovinato alcune mosse determinanti: come quella di puntare su Fei centrale e di inserire Parodi al posto di Savani dal terzo set in poi. Ma senza la super prestazione della diagonale Travica-Lasko, probabilmente staremmo a raccontare un altro finale.

Il regista ha gettato in campo tutti i suoi colpi e la sua grinta. Ha spronato i compagni, li ha incoraggiati, li ha materialmente portati alla vittoria. Infatti è stato lui a siglare il punto finale con un ace!

Lasko sta vivendo una stagione meravigliosa. Oggi ha giocato un match eccezionale attaccando il possibile e l’impossibile, chiudendo con il 52% in attacco, una percentuale che solo i campionissimi riescono a realizzare in cinque set con il Brasile.

I verdeoro hanno sofferto il servizio del l’Italia nel primo set, ma poi sono cresciuti. Marlon ha guidato benissimo gioco supportato da una ricezione quasi perfetta nel secondo e nel terzo. I campioni del mondo di Bernardinho. Nel quarto si sono trovati davanti un’altra Italia, messi sotto pressione hanno difeso l’impossibile, ma alla fine hanno ceduto

L’Italia ha dominato il primo set, poi ha subito la rimonta del solito Brasile, preciso, attento, aggressivo. All’inizio del quarto parziale erano in pochi a credere a una rimonta italiana, che invece c’è stata. La parte più intensa del match doveva ancora venire.

Il tie-break è stato interminabile, vietato ai deboli di cuore. Si è iniziato punto a punto, con Lasko scatenato in attacco. Sul 4-3 il secondo arbitro il dominicano Cespedes chiama una invasione del muro azzurro dopo che l’attacco brasiliano era finito in tribuna. Grandi proteste e cartello giallo a Mastrangelo. La reazione azzurra non tarda e al timeout tecnico si arriva sull’8-6. L’Italia non sfrutta tutte le occasioni e viene rimontata e sorpassata. Un muro di Parodi (12-12), subentrato a Savani evita che il sestetto campione del mondo allunghi ancora di più. Ormai in campo si gioca senza respiro. Il Brasile ha il primo match point, poi due l’Italia, il terzo gli viene negato negato dai direttori di gara che giudicano fuori un diagonale di Lasko, che le immagini tv diranno che era dentro. Altre quattro occasioni per chiudere la gara per il Brasile. Poi l’ultimo sorpasso. Lasko a muro (eccezionale la! sua prova anche in questo fondamentale con 7 punti realizzati, 8 nello scout della squadra) regala l’occasione e Travica con un servizio lungo vincente, porta a casa un successo che sa di storia.

Domani la World Cup si ferma, per il primo trasferimento. L’Italia si sposta Kumamoto, con in tasca altri due punti, che fanno classifica e morale. Dopo 8 anni il tabù Brasile è stato sfatato.

WORLD CUP - 22/11 Terza giornata - Pool A (Nagoya): Iran-Serbia 3-2 (25-17 18-25 21-25 25-21 15-11), Polonia-Argentina 3-1 (18-25 25-20 25-23 25-22), Giappone-Cuba; Pool B (Kagoshima): Cina-Egitto 0-3 (20-25 20-25 18-25), Italia-Brasile 3-2 (25-16 20-25 18-25 25-21 22-20), Stati Uniti-Russia.

Classifica: Polonia 9, Brasile 7, Russia 6, Italia, Argentina e Iran 5, Stati Uniti, Egitto e Cuba 3, Giappone 1, Serbia e Cina 0.

24/11 Quarta giornata -Pool A (Osaka): Argentina-Cuba ore 11, Polonia-Iran ore 15, Serbia-Giappone ore 18.20; Pool B (Kumamoto): Egitto-Stati Uniti ore 11, Brasile-Russia ore 15, Italia-Cina ore 18.20.

I commenti dopo l’importante vittoria sul Brasile

 

BERRUTO – “Siamo strafelici perché era dal 2003 che non riuscivamo a battere il Brasile. Abbiamo lavorato molto per questo risultato, ma la strada che dobbiamo percorrere è ancora molto lunga. Il nostro obiettivo è la qualificazione per i Giochi Olimpici.”

SAVANI – Questa vittoria l’ho vissuta un po’ in campo, un po’ in panchina. Dopo il primo set ci eravamo spenti ed è stato giusto prendere nuove energie dalla panchina. Lo avevo detto anche alla vigilia della Coppa, per noi è importante sfidare chi ci sta davanti nel ranking mondiale, stasera è toccato al Brasile e lo abbiamo battuto.”

PARODI – “Siamo una squadra che non si arrende mai. Berruto ci aveva caricato molto prima della gara. Questa mattina avevo scritto su Facebook: ‘il nostro gruppo non ha ancora vinto nulla ma ha la tecnica e il cuore per arrivare sulla vetta e stare con le grandi’ pensavo di avere esagerato e invece in campo lo abbiamo dimostrato battendo il Brasile.”

TRAVICA – “Quando ho realizzato il punto della vittoria, ho provato una emozione fortissima e bellissima. È stata una sensazione così forte che non sono riuscito ad esultare, lo faceva il mio cuore dentro di me. È stata una partita bellissima.”

FEI – “E’ andata bene per me, è andata bene per tutti. Abbiamo giocato una grande partita, abbiamo lottato, abbiamo sofferto, alla fine abbiamo vinto.”

ZAYTSEV – “Forse è la più bella vittoria da quando gioco a pallavolo. Battere il Brasile è una grande soddisfazione. L’Italia non ci riusciva da otto anni io sono orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo che ha sfatato questo piccolo sortilegio.”

 

 

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