Del cosiddetto "fattore F" parla anche il Presidente della Sir Safety Gino Sirci: "Ci è mancata un po' di fortuna, Atanasijevic e Cupkovic non si sono allenati per tutta la settimana, ma abbiamo impostato noi la partita ed eravamo in palla. Poi dopo l'uscita di Paolucci, che aveva ben sostituito Mitic non propriamente in giornata, il gioco è crollato e nel quinto set siamo capitolati. Ci ha detto tanta sfortuna, lo accettiamo e andiamo avanti". Il futuro porta già a guardare al rientro dalle vacanze natalizie, che coinciderà con l'ultima partita del girone di andata e il derby contro Altotevere Città di Castello, una partita dall'alto valore anche emotivo: "E' una partita importante - ammette Sirci-, che cercheremo di prendere sul serio e cercheremo, soprattutto, di farci trovare in condizioni fisiche migliori, purtroppo oggi è questo che non ci aiutato. Speriamo di essere più fortunati anche in altre partite che contano di più di questa. Oggi era fondamentale per poterci portare avanti in classifica e il punto conquistato non mi basta, però guardiamo avanti sperando di ritrovare un po' di fortuna".
Nemanjia Petric, schiacciatore serbo della Sir Safety uno dei sei fissi in campo in questa lunga sfida contro Trento, fatica a trovare un elemento che sia veramente mancato alla Sir per aggiudicarsi la partita: "Qualcosa è mancato sicuramente, lo vedremo nei prossimi giorni e migliorare subito, perché ci capita spesso di mollare e questo non possiamo permettercelo". Saranno delle vacanze di lavoro per Petric e per gli altri serbi della Sir Safety tutti convocati dalla nazionale serba per le qualificazioni mondiali, una bella soddisfazione anche per Petric che vede premiato il lavoro che sta facendo da tre anni a Perugia; "Sì, possiamo dire così - afferma lo schiacciatore -, la nazionale serba è la stessa di quest’estate e spero di fare bene in queste partite di qualificazione".
Ultima analisi della partita riservata all'area tecnica della Sir Safety che, per bocca del vice allenatore Carmine Fontana, dice: "Dispiace per il risultato perché nel quarto set al problema di Atanasijevic abbiamo dovuto aggiungere l'infortunio a Paolucci. Avevamo bisogno della sua qualità nella distribuzione del gioco contro un muro tanto forte come quello di Trento, e stava funzionando. Eravamo riusciti a uscire da momenti difficili, ma poi siamo crollati anche se sono sicuro che ogni giocatore ha dato il meglio di se stesso". "Nel corso della partita - continua Fontana - abbiamo perso un po' di lucidità e loro hanno iniziato a servire bene con i loro battitori flot, ma è una loro qualità, poi anche il muro. Insomma, giusto così". Dopo le analisi della partita s'inizia la preparazione in vista del derby contro Altotevere, "Avremo fuori tre del sestetto, Mitic, Petric e Atanasijevic, e sarà difficile lavorare sulla squadra, ma possiamo fare tanto con chi rimarrà, ad esempio a muro, e speriamo di recuperare anche Adriano (Paolucci, ndr) dal suo infortunio".
Il bello della pallavolo. Si è detto più volte che la pallavolo è un terreno ideale per trasmettere valori che vanno oltre il mondo dello sport, e il Pala Evangelisti non è mai avaro di emozioni quando c'è da mettere in campo il cuore. Ed è stato così anche prima della partita di ieri i 3000 spettatori sono stati testimoni dell'impegno dell'Associazione Giacomo Sintini che, oltre a raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro, cerca di regalare quanti più sorrisi possibile. Come? Consegnando ai bambini in cura presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale di Perugia dei regali per mano dei giocatori delle due squadre.
"Essere a Perugia è sempre un'emozione grande per me" - esordisce Jack Sintini. "Già dall'allenamento di stamattina sono tornati a galla tanti ricordi e un po' di nostalgia. Poi il momento meraviglioso con i bambini dell'Oncologia pediatrica. Ringrazio la Sir Safety per avermi dato la possibilità di realizzare questa sorpresa e tutte le persone che hanno fatto una donazione, perché insieme all'Associazione abbiamo regalato a questi ragazzi, alle loro famiglie, ai medici e infermieri che li seguono, un momento speciale".
"Per combattere una malattia come il cancro - continua Sintini -, ci vogliono tante armi e una è l'ottimismo, l'atteggiamento giusto, e oggi abbiamo dato un po' di positività".
Sintini è, anche e soprattutto, un giocatore della Diatec Trentino che è riuscita a tenere a distanza la Sir Safety che era invece pronta all'agguato: "Era una partita difficile per noi a causa dell'assenza di Sokolov, il nostro bomber. Loro sono un'ottima squadra, giocano bene e credo che li abbiamo affrontati da gruppo, con pazienza, e alla fine la nostra esperienza e qualche valore di più in campo ci ha permesso di portare a casa la partita".
Chiara Scardazza - Agenzia Stampa Italia.
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