Presidente Sirci, quali sono state le ragioni che l’hanno portata alla rinuncia?
“Partecipare alla Challenge Cup è un’operazione onerosa, in particolar modo l’organizzazione delle trasferte e degli spostamenti aerei. Dopo le valutazioni effettuate abbiamo ritenuto che il campionato di A1 e la Coppa Italia fossero impegni sufficienti a garantire una stagione di alto livello, senza contare poi che in campionato alcune partite saranno disputate in infrasettimanale, e quindi la quantità di partite disputare in pochi giorni crescerà notevolmente. La scelta è stata quella di fare due cose e bene, considerando anche il periodo di crisi diffusa che stiamo attraversando”.
“Hanno avuto il coraggio di lasciare quando magari altri hanno tenuto il punto rischiando troppo. Li stimo molto perché hanno avuto l’acume e il polso di fare un passo indietro prima di non riuscire più a garantire certi livelli”.
La Sir Safety Perugia, invece, quali sono i progetti? Rispetto alle voci che avrebbero voluto una collaborazione con Aldo Nocentini, di San Giustino?
“Con Nocentini non ci sono stati contatti ufficiali, quindi la Sir Safety continua nella programmazione per costruire una squadra competitiva per la Serie A1, facciamo quello che serve sperando che vada tutto bene, anche se non nascondo che anche noi soffriamo gli effetti della crisi”.
Circolano alcuni nomi per la rosa del prossimo anno, dopo Atanasijvic, quale altro asso nella manica ha Presidente?
“Siamo molto interessati al palleggiatore serbo Mihajlo Mitic, e per il suo effettivo ingaggio stiamo perfezionando le ultime questioni. Tengo a ricordare che Nicola Daldello sarà ancora un regista della Sir Safety, ci ha portato al sesto posto quest’anno e ci aspettiamo ancora molto da lui”.