Dopo l’annuncio del nuovo coach Furio Steffè - attualmente impegnato nei Paesi Baschi con la Nazionale Under 20 - ed in attesa di conoscere le proprie avversarie nel prossimo campionato “di sviluppo” (che si chiamerà quasi certamente Legatre), inizia finalmente a muoversi sul mercato anche il Perugia Basket.
Confermato da tempo il trio Bonamente-Poltroneri-Chiatti, ora l’attenzione si è spostata verso il completamento del quintetto titolare, alla luce della rinuncia a Marco Pazzi (accasatosi a Trento alla corte di Maurizio Buscaglia) e a quella più sorprendente a Bernardo Musso, la "star" della scorsa stagione, che ha avuto offerte economicamente rilevanti da piazze di categoria superiore.
Su input di coach Steffè, la società di Via Salvatorelli si è così orientata a mantenere nello “spot 1” di playmaker titolare Mattia Caroldi (nella foto) - sarà per lui il terzo anno a Perugia - e sta cercando di trattenere anche Filippo Baldi Rossi come pivot di riserva e Costantino Cutolo come guardia tiratrice: si fanno poi i nomi di Davide Andreaus (ala dell’86 ex Virtus Siena) e soprattutto di Emanuele Rossi (centro di 2,08 ex Omegna e Treviglio) a completare un quintetto-base di sicura qualità.
Tra i giovani, la cui scelta quest’anno sarà particolarmente decisiva per le ambizioni di vertice (ben tre “under 23” e due “under 21” dovranno essere a referto in ogni gara), la Liomatic sta seguendo la guardia/ala di origine argentina Augustìn Fabi (messosi in luce quest’anno a Patti, nel girone sud), il giovane lungo Benetton Andrea Quarisa e – soprattutto – Riccardo Truccolo, guardia friulana che ha giocato quest’anno in Legadue a Udine e con cui le trattative sembrano giunte ormai in porto.
Come si può ben vedere la rosa del nuovo Perugia Basket edizione 2011-2012 avrà certamente qualche faccia nuova - pur mantenendo gran parte dell'ossatura dell'anno passato - ma certamente non le mancherà la voglia di disputare un torneo di vertice, facendo i giusti passi verso il professionismo e senza le scorciatoie che troppi tentano pericolosamente (Ostuni, San Severo o Sant’Antimo) salvo rischiare di fare la fine di società gloriose come Rimini o Udine, ora scomparse dalla mappa del basket italiano.
Quanto al campionato che attende i grifoni, fino almeno al prossimo 16 luglio sarà impossibile capire contro chi ed in quale girone si troverà a giocare il Perugia Basket, tra ripescaggi e rinunce.
Attualmente è sicuro solo che Ostuni, Verona e Piacenza sono state cooptate in Legadue, mentre Trapani potrebbe essere esclusa a favore di Sant’Antimo: in Legatre, di conseguenza, è più che certo il recupero delle retrocesse Pavia e Virtus Siena, mentre Casalpusterlengo ha chiesto l’ammissione al torneo dopo essersi “autoretrocessa” dalla Legadue.
La situazione è – come detto – ancora ingarbugliata e non ci resta che attendere per saperne di più. Ma tutto questo conferma che la politica dei piccoli passi, intrapresa da sempre dalla società biancorossa, è sicuramente la migliore per riportare Perugia al livello che merita e che frequentava qualche lustro fa, senza inutili voli pindarici ma con la forza della propria capacità e competenza.