Quando due grandi società si ritrovano a divenire avversarie, l'attenzione degli appassionati sportivi non può che essere massima. Milan e Real Madrid hanno dato vita ad un match intrigante e combattuto, riuscendo a non tradire i tanti, tantissimi, tifosi che hanno popolato ed invaso "S. Siro".
Come i grandi protagonisti della letteratura italiana, da Dante Alighieri a Manzoni, da Petrarca a D'Annunzio, la formazione rossonera ha dimostrato di possedere la fatidica "ars dictandi". Non era facile vincere contro questo possente Real, ben organizzato e assolutamente privo, o quasi, di tumori tattici. E' stato un Milan coriaceo, in grado di ribaltare il punteggio, ma fallimentare nel farsi strappare un successo confortante in extremix. Un'impresa, quella di vincere contro i più forti iberici, sfiorata quando mancavano solo pochi secondi al fischio finale. Il ritorno di Mourinho a Milano ha coinciso con il primo pareggio europeo dei galacticos, fino a questa sera sempre vittoriosi nella competizione continentale più suggestiva. In un "Meazza" da brividi, le due squadre si sono confrontate all'insegna del pathos e dello spettacolo.
PARTITA - Nei primi minuti del match il Milan prova ad impensierire la difesa avversaria, ma l'estro e la forza del Real si fanno sentire e mettono in tremenda difficoltà gli uomini di Allegri. Higuain, Pepe e Di Maria falliscono tre buone opportunità per siglare la rete dell'1 a 0. I padroni di casa rispondono intorno al 20°, minuto in cui Ibrahimovic si fa respingere da Casillas un rasoterra pericoloso. Pochi istanti dopo, ha del clamoroso l'errore dello svedese ex Barcellona, fautore di un pallonetto fuori bersaglio. Ma a pochi secondi dal fischio finale di frazione, la squadra di Mourinho passa in vantaggio: Di Maria buca la retroguardia rossonera, servendo ottimamente Higuain. L'attaccante spagnolo sigla la sua seconda rete in Champions. La ripresa ha inizio con gli iberici intraprendenti e paurosi grazie alla sassata dalla distanza scagliata da Cristiano Ronaldo. Mister Allegri decide di buttare nella mischia l'acclamato Inzaghi; esce il deluso e deludente Ronaldinho. Al 68° minuto di gioco, la sagra degli errori permette al rampante Milan di siglare il gol del pareggio. Prima l'errore di Pepe in disimpegno, poi quello di Ibra, poi ancora quello di Casillas che regala la sfera del pari al capo di Pippo Inzaghi. Il Milan preme sull'acceleratore, riuscendo a ribaltare il punteggio ancora con SuperPippo, graziato dal guardialinee Collin che non gli ha segnalato una netto fuorigioco. Nei minuti di recupero arriva la beffa per il team di Allegri. Pedro Leòn, classe '86, costringe al silenzio il rumoroso pubblico milanista. 2 a 2 il risultato finale
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