(ASI) Pierluigi Frosio, che ci ha lasciato oggi a 73 anni, è stato uno dei giocatori indimenticabili di un gruppo indimenticabile, di una squadra che ha fatto, con la bravura e la modestia, la storia del calcio. In quel campionato 1978-’79 è stata la prima squadra italiana a mantenere l’imbattibilità nel torneo sfiorando anche lo scudetto, conquistato dal Milan.
Di quella squadra Frosio, era una colonna, il “libero” dal tocco raffinato, il giocatore che con straordinario senso tattico, eleganza, abilità stava dietro i compagni della difesa per chiudere ogni varco, ma anche per impostare il gioco con lanci illuminanti per i compagni, Vannini, Bagni, Casarsa, Speggiorin che aspettavano, in avanti, il suo assist. Di particolare, anzi di unico, di quella squadra, allenata da Ilario Castagner, era il gioco. Ogni partita, nello stadio pieno come un uovo, di tifo e di entusiasmo, c’era sempre, protagonista, una sola squadra, il Perugia. L’avversario di turno, comunque si chiamasse, Milan, Inter, Juventus, era solo comprimario, comparsa; al proscenio, con il gioco spumeggiante, brioso, spettacolare, erano sempre i grifoni. Con Frosio scompare, il capitano, il signore, l’uomo equilibrato e corretto, dentro e fuori del campo, che Perugia non potrà mai dimenticare.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia