(ASI) – La storia non cambia, almeno contro il Real. L’Olimpico non conosce più la nazione dantesca di galeotto: lontano dallo splendore suggellato da notti memorabili, contro Barcellona e Liverpool, lo stadio capitolino tramuta la bellezza in un affare sinistro e poco gradevole alla vista, da diverso tempo ormai. I giallorossi cadono sotto i colpi di Benzema e compagni.
Anche se si tratta di una sconfitta indolore, visto il passaggio del turno con la resa del Cska Mosca, la Roma non ha saputo comunque sfruttare le occasioni piombategli sui piedi nel corso del primo tempo con una formazione titolarissima. Certamente mancava il “capocannoniere” Dzeko, ma del resto ci si aspettava di più dal suo omonimo Schick, che diversamente dalla propria connotazione di ruolo non ha per niente tenuto in apprensione la difesa dei blancos. L’ex sampdoria da quando è arrivato non si è mai mostrato all’altezza del proprio valore economico e gli accostamenti con Iturbe sono adesso più frequenti.
Under meriterebbe un capitolo a parte, in virtù di buone prestazione che spesso lo elevano a faro di una squadra senza identità e smarrita. Il giovane turco si è sottratto alle sue solite scorribande e i troppi errori hanno fatto naufragare letteralmente le titaniche idee di Di Francesco, che adesso dovrà fornire nell’immediato un riscatto contro l’inter, l’ultima chance probabilmente per l’ex Sassuolo. Su di lui, ma soprattutto su Solari aleggia l’ombra di Conte presente in tribuna durante il match, anche se Florentino Perez farebbe di tutto per accontentare il pupillo Ramos, piuttosto ribelle al possibile arrivo dell’ex Juve sulla panchina del Real. E poi l’attuale guida tecnica degli spagnoli ha ottenuto, anche se era prevedibile visti gli scontri diretti a favore con la Roma, una vittoria importantissima per il passaggio da primi nel girone e al momento dunque (anche se in Liga è un’altra storia) non ha fatto sfigurare la sacralità del club nel rito Champions League.
Da seconda la Roma potrebbe invece incontrare formazioni temibilissime e lì i nodi potrebbero venire al pettine, visto che i 60.000 dell’Olimpico di certo non si aspettavano una vittoria nel match contro i madridisti, ma indubbiamente una reazione emotiva non indifferente e che eravamo soliti vedere per tutti e novanta i minuti di gioco e invece Manolas e compagni durano poco, pochissimo. Ci si aspettava qualcosa in più da Kluivert, che subentrato nel secondo tempo si è ritrovato più volte faccia a faccia con Courtois peccando di poco cinismo, segno di una manchevole esperienza da parte dell’olandese. N’zonzi sarà pure campione del mondo, ma nulla lo accomuna al suo connazionale Varane. Il francese esce a metà del secondo tempo e su di lui piovono fischi assordanti da parte di un agglomerato di tifosi che critica la società e il ds Monchi.
In effetti i giocatori che non hanno brillato sono proprio quelli arrivati quest’anno, che insieme ai “vecchi”, hanno rappresentato il doppio volto di un collettivo che è in cerca ancora di un incastro perfetto. Certamente chissà quanto ci vorrà nel far questo e per evitare che ancora il Real soprattutto, possa venire a Roma solo per ricordare scene di vita bucolica come l’Arcadia del Sannazaro.
Tabellino
Roma-Real Madrid 2-0 (1-0)
Roma (4-2-3-1): 1 Olsen; 24 Florenzi, 44 Manolas, 20 Fazio, 11 Kolarov; 42 Nzonzi, 4 Cristante; 17 Under, 22 Zaniolo, 92 El Shaarawy; 14 Schick. A disp.: 83 Mirante, 5 Jesus, 18 Santon, 15 Marcano, 2 Karsdorp, 19 Coric, 34 Kluivert. All. Eusebio Di Francesco
Real Madrid (4-3-3): 5 Courtois; 2 Carvajal, 5 Varane, 4 Ramos, 12 Marcelo; 10 Modric, 8 Kroos, 18 Llorente; 11 Bale, 9 Benzema, 17 Vazquez. A dip.: 13 Casilla, 31 Sanchez, 15 Valverde, 24 Ceballos, 28 Vinicius Junior, 20 Asensio, 7 Mariano. All. Santiago Solari
Arbitro: Clément Turpin (FRA)
Assistenti: Nicolas Danos (FRA) – Cyril Gringore (FRA)
Quarto Ufficiale: Hicham Zakrani (FRA)
Marcatori: 47’ Bale, 59’ Vàzquez, 93’ Varane
Ammoniti: 21′ Modric (R), 42′ Zaniolo.
Elisa Lo Piccolo – Agenzia Stampa Italia