(ASI) Stasera si replica Roma-Barca all’Olimpico, mentre domani sera tocchera’ a Juve- Real sul terreno dello Stadium.
Per le due tifoserie e’ una viglia a meta’ tra la realta’ e la speranza - La realta’ di una rimonta che sulla carta sembra impossibile e la speranza della grande impresa , del sogno che diventa realta’.
Ma questo sentimento lo vive in un certo senso un po’ tutto il nostro movimento calcistico .
Puo’ sembrare strano, ma questo confronto infinito con il calcio iberico, cominciato lo scorso anno con la scoppola subita dalla nostra Nazionale e ‘ poi proseguito nel modo che tutti conosciamo, ha finito per coinvolgere sempre piu’ l’ambiente calcio di casa nostra.
Un ambiente stanco di prendere schiaffi, sportivamente parlando, e che comincia a stancarsi di questa supremazia del calcio spagnolo che sembra quasi che abbia inventato il gioco del pallone e abbia acquisito una sorta di “ laurea ad honerem” del mondo pallonaro.
Credo che come in tutte le vicende della vita ci sia bisogno di equilibrio e che bisogna guardare in faccia alla realta’, ma andando in profondita’, al nocciolo della questione, e non fermarsi all’apparenza, alla superficialita’.
Poi bisogna fare i conti con l’esterofilia, la nota malattia diffusa a macchia d’olio nell’anima sportiva italiana, che come sintomo principale e’ portato ad amplificare tutto cio’ che viene fatto fuori dai confini nazionalii o che viene fatto da uno straniero sul nostro territorio .
Il confronto della Juve con il Real e della Roma con il Barca, ha evidenziato certamente che c’e’ un gap tra il calcio italiano e quello spagnolo a favore della terra iberica, ma non e’ cosi’ ampio come i risultati delle due gare hanno fatto registrare.
La Juve ha affrontato il Real con una formazione rabberciata senza Benatia’ e Pianic, 72 ore dopo aver affrontato il Milan di Gattuso - Pernsate un attimo se il Real si fosse presentato a Torino senza Sergio Ramos e senza Modric, sicuramente avremmo visto un altro Real.
Poi, la Juve e’ arrivata stanca a questo appuntamento, perche’ in casa bianconera, negli ultimi due mesi , a causa dei tanti infortuni che si sono verificati, Allegri non ha potuto fare turnover e ha dovuto schierare in pratica sempre gli stessi giocatori - Pensate che nella Liga il Real, alla vigilia del match di Torino , ha tenuto a riposo sia Ronaldo che Ramos - E i risultati si sono visti sul campo.
Credo che il Real sia superiore alla Juve, ma la differenza non e’ di 3 reti, ma di misura, e sono anche convinto che al Bernabeu la Formazione Bianconera non vada a fare passerella - Anzi mi aspetto una partita tirata e spavalda, perche’ nel calcio , come nella vita, e’ quasi tutto possibile e per informazioni chiedere al Paris San Germain, che di rimonte se ne intende.
E veniamo ai giallorossi di Di Francesco che stasera apriraranno le danze di questa tre giorni di Coppe, contro i blaugrana di Valverde.
La Roma e’ stata penalizzata nella gara del Camp Nou da un arbitraggio assolutamente inadeguato per un quarto di Champions.
Con una direzione di gara normale la Roma non avrebbe certo perso con 3 goal di scarto , e la partita di questa sera avrebbe avuto un altro senso e un altro scopo .
Il rammarico piu’ grande , per i giallorossi, sarebbe quello di uscire dalla Champions a causa degli errori arbitrali della gara d’andata , e sarebbe un rammarico difficilmente digeribile non solo dall’ambiente giallorosso ma anche da quello del ns. calcio.
Perche’ ormai da tempo in campo internazionale non siamo piu’ tutelati come lo eravamo 20 anni fa’ - Parlo di peso politico, sia in ambito UEFA che in quello FIFA.
Il calcio italiano esige rispetto, perche’ insieme a quello brasiliano, ha fatto la storia del calcio mondiale, e allora a cominciare dal sig. Collina designatore arbitrale UEFA e’ opportuno che per le gare delle Italiane , vengano scelti arbitri competenti e all’altezza del compito.
Il calcio italiano non vuole favoristismi ma vuole essere trattato alla stessa stregua del calcio inglese, e di quello spagnolo.
Sul piano tecnico la Roma ha dimostrato di poter giocare alla pari del Barca - E’ successo nella gara d’andata e penso che succedera’ anche stasera.
La rimonta e’ possibile , il Barca ,dietro non e’ impenetrabile, - Bisogna provarci come ha detto Di Francesco nella conferenza pre gara, ma soprattutto bisogna crederci.
All’andata oltre agli errori arbitrali c’e’ stata anche una certa dose di sfortuna nella fase difensiva giallorossa -- Non sempre si riesce a fare due autogoa.
Con l’Olimpico sold-Out - forza ragazzi - it’s possible.
Alla prossima.
Dino Pompili – Agenzia Stampa Italia