(ASI) Roma - Nella prima delle due semifinali di ritorno di Coppa Italia, la Roma supera 3-2 la Lazio nel derby capitolino ma non riesce ad accedere alla finale della competizione, in virtù dello 0-2 della gara d’andata che premia gli uomini di Inzaghi e permette loro di garantirsi un posto in finale in attesa di conoscere l’avversario che uscirà dalla sfida tra Napoli e Juventus.
Così come accaduto in Europa League contro il Lione, dunque, la formazione giallorossa paga a caro prezzo soprattutto la gara d’andata, dove Dzeko e compagni giocarono al di sotto delle proprie possibilità permettendo alla Lazio di accumulare un netto vantaggio, rivelatosi poi decisivo ai fini della qualificazione rendendo di fatto inutile la vittoria ottenuta ieri dalla Roma.
A spegnere le speranze di rimonta della squadra di Spalletti, gli stessi uomini che avevano deciso la gara dell’andata, ossia Milinkovic Savic e Immobile, autori dei due gol della Lazio che hanno indirizzato la qualificazione verso la sponda biancoceleste della Capitale.
A nulla è valsa la rimonta della Roma giunta grazie al gol di El Shaarawy e alla doppietta di Salah, che non fa altro che aumentare i rimpianti in casa giallorossa dove sfuma un altro degli obiettivi dichiarati ad inizio stagione.
Costretto a rinunciare a Fazio (non al meglio fisicamente), Spalletti opta per un 4-2-3-1 tornando a schierare quindi una linea difensiva a 4, con l’inserimento di Juan Jesus accanto a Manolas e il dirottamento di Rudiger nel ruolo di terzino destro. In mediana, Paredes sostituisce l’acciaccato De Rossi in coppia con Strootman, mentre in avanti spazio al trio Salah-Nainggolan-El Shaarawy alle spalle di Edin Dzeko.
Inzaghi risponde con lo stesso 3-5-2 che già nella gara d’andata si era rivelato vincente. Spazio dunque a Lukaku e Basta sulle corsie esterne, con Lulic che sostituisce lo squalificato Parolo a centrocampo e il tandem d’attacco composto dal duo Immobile-Felipe Anderson.
Spinta a gran voce dai suoi tifosi, al rientro in Curva Sud dopo l’abolizione delle barriere divisorie nel settore, la Roma parte forte e dopo soli due minuti sfiora il vantaggio. Cross al bacio di Emerson Palmieri a premiare il movimento di Dzeko il quale, anticipato il suo diretto avversario, non riesce a ribadire in rete da due passi spedendo la sfera a lato.
La Lazio risponde subito con Immobile, che sfrutta un rimpallo favorevole in area di rigore ma con l’esterno destro non riesce ad inquadrare lo specchio della porta.
Dopo un avvio di gara promettente, i ritmi di gioco stentano a decollare, complice anche un atteggiamento differente delle due squadre. La Lazio, forte del vantaggio accumulato all’andata, gioca una partita d’attesa, cercando di sfruttare le rapide ripartenze di Immobile e Anderson. La Roma, invece, fa muovere il pallone senza però forzare troppo la giocata, andando spesso ad infrangersi contro il muro difensivo eretto dagli uomini di Inzaghi.
Al 19’ El Shaarawy riceve da Strootman, si invola verso l’area di rigore e lascia partire un diagonale respinto da Strakosha, con Salah che manca il tap-in vincente per pochi centimetri.
AL 25’ Paredes trova un’imbucata geniale per Salah ma nella circostanza è provvidenziale De Vrij, il quale anticipa l’esterno egiziano con un intervento in scivolata che favorisce il recupero di Strakosha.
La Roma continua a premere ma al 37’ la Lazio passa in vantaggio. Immobile si libera in area di rigore e calcia a botta sicura trovando la pronta riposta di Allison, il quale però non può nulla sul seguente tentativo di Milinkovic Savic che a porta sguarnita sigla il gol del 1-0.
La rete realizzata dal centrocampista serbo mette la qualificazione in cassaforte per gli uomini di Inzaghi, ma la Roma non si demoralizza e allo scadere della prima frazione trova il gol del pareggio. Cross di Rudiger dalla destra, liscio di De Vrij e tap-in vincente di El Shaarawy, abile a concludere di prima intenzione e a spedire il pallone alle spalle di Strakosha.
Si va all’intervallo sul punteggio di 1-1, con la Roma costretta a segnare tre reti (senza subirne) per provare a ribaltare l’esito della sfida e prendersi la qualificazione.
Nel secondo tempo il match riprende con alcune novità di formazione in entrambe le squadre. Spalletti inserisce Peres al posto di Jesus, portando Rudiger nel suo ruolo naturale di centrale, mentre Inzaghi sostituisce l’infortunato De Vrij con il connazionale Hoedt.
Sin dai primi minuti della ripresa, la Roma prova a spingere sull’acceleratore cercando un gol in grado di riaprire il discorso qualificazione, ma allo stesso tempo si espone alle rapide ripartenze dei giocatori laziali. Ed è proprio sugli sviluppi di un rapido ribaltamento di fronte che la Lazio trova il punto del 2-1 grazie a Ciro Immobile. Al 55’ l’attaccante biancoceleste, dopo aver fallito una buona occasione pochi minuti prima, elude la trappola del fuorigioco e, trovatosi solo davanti ad Alisson, batte l’estremo difensore brasiliano di precisione e va a festeggiare sotto la Curva Nord.
Il gol del centravanti riduce praticamente a zero le speranze di rimonta da parte della Roma, ma nonostante ciò i giallorossi tirano fuori l’orgoglio e al 65’ trovano nuovamente il pareggio. Merito di Salah, che spedisce in rete da due passi dopo un tentativo di El Sahaarawy terminato sul palo.
La rete del pari sembra infondere ulteriore coraggio alla Roma e, seppur la qualificazione risulti ormai compromessa, i giallorossi continuano ad attaccare e al 72’ sfiorano il vantaggio con Strootman, il cui destro violento dal limite dell’area vede l’opposizione di Strakosha.
Spalletti prova a dare ulteriore spinta offensiva ai suoi inserendo prima Perotti e poi Totti, rispettivamente per El Shaarawy e Paredes, mentre Inzaghi risponde con Murgia al posto di Biglia.
Nel finale, gli attacchi della Roma vengono premiati ancora da una rete di Salah che raccoglie un’altra respinta di Stakosha su un missile di Nainggolan e da due passi realizza il definitivo 3-2.
Una vittoria amara per la Roma, che quantomeno esce dalla competizione a testa alta, mentre per la Lazio si tratta di un grande successo che permetterà a Inzaghi di giocarsi la sua prima finale di Coppa Italia da allenatore, in attesa di scoprire chi sarà il prossimo avversario tra Napoli e Juventus.
Mauro Colini - Agenzia Stampa Italia