Partita decisa da una rete di Éder nei supplementari
(ASI) Parigi - Si era ormai capito che gli Euro2016 quest'anno avrebbero riservato sorprese, ma la finale è certamente riuscita a non deludere questo tipo di aspettative.
Ha vinto un Portogallo decisamente outsider del torneo e orfano della sua star, Cristiano Ronaldo infortunatosi al 6' minuto del primo tempo a causa di un contrasto con il francese Payet.
In questo modo i Lusitani hanno forse avuto modo di dimostrarsi squadra, prima nel soffrire difendendosi dagli attacchi dei Blues, poi reagendo splendidamente, e quasi incredibilmente, con una rete del gigante Éder, appena subentrato a Sanches nel corso del secondo tempo supplementare.
La Francia ha dato tutto, ma senza essere letale. Il Portogallo ha sorpreso soprattutto se stesso, vincendo il suo primo campionato europeo della propria storia.
I record erano di Ronaldo, non del Portogallo, eppure i rossoverdi sono riusciti a vincere lo stesso.
Rimangono comunque tutte le
perplessità, al di là di ogni piacevole sorpresa, pur giornalisticamente accattivante, di un campionato Europeo che ha visto alla fine delle
partite vincere una squadra che non solo è arrivata in finale pareggiando, ma vi ha avuto accesso come terza qualificata attraverso il ripescaggio.
Così, nel gioco delle matryoshke, con la Spagna fagocitata dall'Italia, l'Italia fagocitata dalla Germania, la Germania mangiata dalla Francia, i padroni di casa sono stati alla
fine eliminati grottescamente dal Portogallo, una squadra che pensava, dopo il 3-3 con l'Ungheria ai gironi, di essere definitivamente fuori dai giochi.
È il trionfo di un Paese e del suo allenatore, Fernando Santos, che ha voluto giocarsi tutto ai supplementari nonostante l'andamento rischioso della partita.
Così la stagione calcistica 2015/16, pur concludendosi con l'ennesima sorpresa può finalmente celebrare il trionfo di una squadra che lo sognava, pur senza le grandi aspettative di una favorita, dall'Europeo ospitato nel 2004, quello perso beffardamente con la Grecia.
Un brutto colpo per la Francia, per Griezmann, Pogba e i loro compagni.
Ma lo sport è anche questo, non sempre i migliori portano a casa la vittoria.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia