(ASI) Bordeaux - Delusione e amarezza, ma anche consapevolezza di una nuova crescita.
L'agrodolce di questo europeo ha ritrovato nell'Italia una nuova voglia nel far bene e nel giocare ogni partita al massimo grazie al cuore e alla determinazione dei propri giocatori, ma si rattrista inevitabilmente di fronte a un match alla pari con i campioni del mondo della Germania, perso solo al 18esimo calcio di rigore, nella lotteria e nello spareggio definitivo dei calci dal dischetto.
L'Italia ha subìto parzialmente il bel gioco dei Tedeschi, ma allo stesso modo è riuscita a creare nei novanta minuti le occasioni da rete più pericolose. Una partita quindi giocata sempre a testa alta, senza lasciarsi intimorire e dispiacendosi solo per gli errori finali di Bonucci, che aveva già segnato un penalty dagli 11 metri nel corso del tempo regolamentare, e dei più imprudenti Zaza, Pellé e Darmian.
La Germania ha giocato di più, ma a tratti ha prodotto meno degli Azzurri. Allo stesso modo l'organizzazione e il sacrificio della difesa italiana ha permesso agli uomini di Antonio Conte di rimanere in partita fino alla fine. Emblematico su tutti l'intervento di Florenzi in acrobazia sulla linea di porta per respingere il forte tiro di Müller nella ripresa.
Implacabile poi lo stesso Özil che ha portato in vantaggio la Germania arrivando prima di Giaccherini e De Sciglio. A Buffon interventi decisivi non sono mancati nei minuti successivi, permettendo il pareggio azzurro con un rigore di Bonucci al 33' del secondo tempo, dopo l'intervento di Boateng su Chiellini che aveva fatto indicare il dischetto all'arbitro ungherese Kassai.
Così, tra un'emozione e l'altra, si è scivolati velocemente verso i calci di rigore, con un 1-1 deciso nel tempo regolamentare e rimasto inalterato per tutto il corso dei tempi supplementari.
In questi, a poco è servito il sacrificio degli Azzurri, e le incertezze degli italiani dal dischetto sono capitolate di fronte alla solidità di un portiere come Neuer, nettamente il migliore fra i tedeschi.
18 rigori, 7-6 il punteggio finale. Tanto rammarico per un'eliminazione decisa all'ultimo, ma speranza verso il prossimo futuro, dove il nuovo CT Ventura potrà godere del lavoro tattico di Conte che già ha portato frutto in queste settimane.
Ad ogni modo, rimangono anche le perplessità per il tabellone di un Europeo che vedrà dall'altra parte Portogallo e Galles in semifinale, potenzialmente avversari abbordabili per quello che si è visto fino ad ora, mentre la Germania incontrerà adesso la vincente fra Francia e Islanda, quest'ultima autentica rivelazione del torneo.
Da come ha dichiarato lo stesso Buffon, una sconfitta è "scioccante", ma allo stesso tempo le speranze azzurre possono e devono per ora concentrarsi su Nicola Rizzoli, arbitro che potrebbe dirigere anche la finalissima di Parigi.
Purtroppo l'Italia ai rigori, Mondiali 2006 a parte, non è mai stata molto fortunata, però lo sport è anche questo, frutto di episodi e attimi che non devono però condizionare il percorso di miglioramento di una squadra, neanche di una nazionale chiamata già ora a prepararsi per la prossima coppa del mondo che si assegnerà in Russia nel 2018.
Per l'ultima fase di questi Europei la Germania rimane invece la favorita per la vittoria finale, a meno di sorprese a cui questo Europeo ci ha parzialmente abituato, ma senza concedere alcuna vittoria a coloro che non si dimostreranno migliori, al di là del nome e del peso internazionale e storico della propria maglia.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia
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