Carlo Ancelotti, il re di Madrid sul tetto del Mondo

(ASI) Champions League, Campionati, Coppe nazionali, Supercoppe, Italia, Inghilterra, Spagna, Francia, Carlo Ancelotti, l'allenatore che ha vinto tutto, ovunque.

Il tecnico di Reggiolo si convince finalmente a tentare la carriera di allenatore di club, quando nel 1994 in qualità di vice, accompagna il suo maestro Arrigo Sacchi alla guida della nazionale italiana ai mondiali statunitensi. La prima e vera avventura da allenatore, la fece nel 1995 quando guidò la Reggiana appena retrocessa dalla serie A, la stagione si conclude con il raggiungimento del quarto posto, risultato utile per il ritorno nella massima serie.

L'anno seguente la famiglia Tanzi gli affida la conduzione tecnica del Parma, l'avvio non è dei migliori ma a fine campionato raggiungerà il secondo posto alle spalle della Juventus, dove nel 1999 subentrerà a Marcello Lippi. Ma il vero exploit lo fa alla guida del Milan di Silvio Berlusconi subentrando a Faith Terim; inizia così un progetto ambizioso plasmando una squadra stellare composta da campioni del calibro di Filippo Inzaghi, Kakà, Shevchenko, Nesta, Maldini, Pirlo, Ronaldinho, Dida, Seedorf.

Nel 2003 vince la Champions League proprio contro la Juventus e nel 2004 porta la squadra milanese a vincere il campionato italiano con due giornate di anticipo. Purtroppo la vita non è sempre rose e fiori; nel 2005 perderà ai calci di rigori la Champions League in una rocambolesca finale contro il Liverpool guidato in panchina da Rafael Benitez. Ancelotti avrà la sua rivincita due anni dopo, ancora contro la stessa squadra inglese, conquistando la coppa dalle grandi orecchie. Porta il Milan a diventare la squadra europea più forte degli ultimi venti anni. Ruolo confermato nel dicembre del 2007, quando i rossoneri vincono in Giappone la Coppa del Mondo di Club contro gli argentini del Boca Juniors. In otto anni con la squadra rossonera, tra vittorie e sconfitte conquista due Champions League, una Coppa Italia, due Supercoppe Europee, uno Scudetto, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per Club.

Il primo giugno 2009 il Chelsea di Roman Abramovich ufficializza l'ingaggio di Carlo Ancelotti come nuovo allenatore. Alla prima partita ufficiale contro il Manchester United conquista il Community Shield, il 9 maggio 2010 vince la sua prima Premier League, stabilendo con 103 gol il record di reti stagionali in Premier League.

Il 15 maggio 2010 vincendo la FA Cup, diventa il primo allenatore della storia dei Blues a conseguire il "double" Premier-FA Cup. Alla fine del 2011 viene ingaggiato dall'ambiziosa squadra francese del Paris Saint Germain di proprietà di Nasser Al Khelaifi. Carletto a Parigi riesce a vincere la Ligue 1 alla sua prima stagione con due giornate di anticipo. Il 25 giugno 2013 Il Real Madrid di Fiorentino Perez gli affida la panchina delle merengues, subentrando così a Josè Mourinho. A Madrid non erano molto convinti della decisione presa dal numero uno spagnolo, i tifosi non credevano che sarebbe riuscito a fare meglio del portoghese. Ogni cosa ha il suo tempo. Un anno e mezzo dopo una città intera è in ginocchio ai piedi dell'allenatore, capace di trasformare un gruppo di campioni come Cristiano Ronaldo, Bale, Benzema, Casillas, Kroos, Sergio Ramos, James Rodriguez, Modric in una squadra inarrestabile, una macchina da guerra che non sembra avere eguali.

Il 16 aprile 2014 battendo il Barcellona nella finale di Coppa del Re vince il suo primo trofeo, il 29 aprile riesce a vincere finalmente la tormentata "decima" di Fiorentino Perez in finale contro il Bayern Monaco per 4-1. Questa è la quarta finale di Champions per Ancelotti come allenatore, che eguaglia il record di Miguel Muñoz, Marcello Lippi e Alex Ferguson. Ancelotti si siede così al fianco di Bob Paisley tra gli allenatori che hanno vinto più Coppe dei Campioni, tre. Inoltre è il quinto, dopo Ernst Happel, Ottmar Hitzfeld, José Mourinho e Jupp Heynckes a vincere il trofeo con due squadre diverse.

Il 24 maggio 2014 conquista la Supercoppa Europea contro i rivali dell'Atletico Madrid. Il 20 dicembre il Real vincendo il Mondiale per club in finale contro il San Lorenzo, ottiene per la prima volta in 112 anni quattro titoli in un anno solare. Per la sua indole di conquista, la stampa spagnola lo soprannomina "Carlo Magno". La quantità di record ottenuti nel 2014 dalle merengues è impressionante. Innanzitutto due record storici per il calcio spagnolo: 52 vittorie ufficiali e 178 reti in un anno solare. Il tutto in 63 gare giocate (2,82 di media a match): 110 gol in 36 partite di Liga (media di 3,05 gol a partita), 37 reti in 13 match di Champions (media 2,85) 22 in 9 incontri di Coppa del Re (media 2,4). Oltre ai 2 gol nella Supercoppa giocata a Cardiff contro il Siviglia, il gol in Supercoppa spagnola e i 6 nel Mondiale per Club.

Ora sono i 20 titoli internazionali, come due soli altri club al mondo: Al-Ahly e AC Milan. Il tecnico reggiano è l'allenatore con la migliore percentuale di vittorie con il Real Madrid: 79.55%, meglio di Pellegrini (75), Peris (72.73%) e Mourinho (71.91%). Inoltre è il primo nella storia del calcio a fare poker di titoli mondiali: due Coppe Intercontinentali vinte da giocatore con il Milan (nel 1989 e nel 1990) e due Mondiali per club (2007 e 2014 con il Milan). Tutto lo amano, Perez non nasconde il suo sogno: "Voglio che Ancelotti sia il Ferguson del Madrid" un allenatore unico, eccezionale veramente, che va considerato tra i migliori tecnici nel panorama mondiale, tra i più preparati, vincenti e importanti di sempre. Due cose lo definiscono, la sua pazienza quando non si ha niente e la sua organizzazione quando ha tutto.

Francesco Rosati - Agenzia Stampa Italia

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