Italia-Lussemburgo, le pagelle degli azzurri

(ASI) Perugia, la nazionale azzurra delude nella gara amichevole contro il Lussemburgo, i ragazzi di Prandelli non sanno vincere in questo 2014: solo un pari alla vigilia della partenza per il Mondiale in Brasile. Analizziamo la gara dei protagonisti della sfida del "Renato Curi":

 

Gianluigi BUFFON 6 : fino al 84' é stato il 24001 spettatore del Curi, sicuro nei disimpegni con i piedi e nelle poche volte in cui é chiamato in causa , al 85' Chanot lo beffa con un colpo di testa e lui può solo raccogliere la palla in fondo alla rete

Ignazio ABATE 5 : sembra un terzino adattato e totalmente fuori posizione, peccato che quello è il suo ruolo naturale. Non ha avuto una stagione brillante e la sua prestazione la dice lunga.

 Giorgio CHIELLINI 6 : é il punto di forza della difesa azzurra , non é al massimo della forma e lo si vede quando Mutsch lo salta con facilità , non é elegante negli anticipi ma é sempre sul pezzo, senza di lui il reparto difensivo sarebbe pressoché inesistente 

 Leonardo BONUCCI 5,5 : manca di sicurezza e con qualche leggerezza mette in apprensione i compagni di reparto, soffre probabilmente la differenza di giocare a 4 in difesa anziché a 3 come é abituato a fare nella Juventus. dal 77'

Andrea RANOCCHIA S.V unico umbro ed ex Grifone nella truppa azzurra torna a giocare al Curi dopo 8 anni (l'ultima volta fu Perugia-Arezzo 0-0 in TIM Cup ad agosto 2006)

 Mattia DE SCIGLIO 6 : 24 mesi or sono era protagonista nelle fasi finali del campionato primavera giocate a Gubbio ora é uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico italiano, inizia bene la gara poi cala vistosamente alla distanza, in fase offensiva si rende pericoloso con dei cross precisi per i compagni

Andrea PIRLO 5,5: deludente la prova del fuoriclasse lombardo, a centrocampo non incide come dovrebbe, si fa notare con una punizione delle sue neutralizzata magistralmente dal portiere lussemburghese Moris

Daniele DE ROSSI 6 : un pilastro davanti la difesa, muscoli e piedi buoni. Senza strafare é protagonista di una prestazione positiva

Claudio MARCHISIO 6,5 : con eleganza e precisione dirige il centrocampo azzurro, grazie ad un suo colpo di testa l'Italia passa in vantaggio, probabilmente il più in forma della "vecchia" guardia. dal 90'

Marco PAROLO S.V. pochi minuti per l'ex folignate

Marco VERRATTI 6,5: potrebbe essere lui la sorpresa del mondiale azzurro anche se oramai sorpresa non lo é. Con personalità interpreta i ruoli affidategli da Prandelli, delizia i 24000 del "Curi"  con giocate belle e concrete. dal 55'

Antonio CASSANO 6,5: entra e l'Italia diventa più brillante, il pubblico perugino lo acclama e lui ringrazia con tocchi da fuoriclasse. Può mettere seriamente in difficoltà Prandelli 

Antonio CANDREVA 5 : impreciso in zona offensiva e sempre fuori posizione. Colpisce una traversa ma sempre estraneo al gioco, da rivedere. dal 55'

Alessio CERCI S.V  : pochi minuti per incidere sulla gara.

Mario BALOTELLI 6 : lotta , sgomita ma non trova la porta. Soffre di solitudine in attacco ed è costretto a dover partire sempre dai 20 metri arrivando poco lucido davanti a Moris. La sua prestazione migliora quando gli viene affiancato Cassano, al 56' fa tutto bene liberandosi di tre avversari in un fazzoletto di terra ma la traversa gli nega la tredicesima gioia in azzurro. dal 77'

Lorenzo INSIGNE S.V. solo tredici minuti nello stadio che nella stagione appena trascorsa ha applaudito il fratello Roberto

Ct Cesare PRANDELLI 5: non convince il nuovo modulo con Balotelli unica punta ed isolato.

Il risultato di Perugia farà volare in Brasile gli azzurri con la consapevolezza di dover fare di più per ottenere i risultati, ma il Cittì ha a sua disposizione gli uomini giusti per dare una scossa decisiva alla squadra già dalla gara di esordio.

PERUGIA 10 e lode : l'entusiasmo contagioso per la vittoria del campionato si trasmette anche alla nazionale, un pubblico straordinario fa da cornice lussuosa  ad una gara opaca. La città di Perugia ha meritato ampiamente questa visibilità dal punto di vista mediatico; l' Italia ed il Lussemburgo hanno pareggiato ma  la città ed i tifosi di Perugia hanno stravinto.

Fabio Gasparri - Agenzia Stampa Italia 

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