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Calcio, La Juve addomestica i leoni del Chelsea.
(ASI) La partita della svolta. I campioni d’Italia contro i campioni d’Europa: la posta in palio gli ottavi di finale. C’è un precedente nel 2009 quando il Chelsea dopo aver vinto 1 a 0 a Londra, eliminò con il 2 a 2 di Drogba i bianconeri dell’allore mister Ranieri. Sono cambiate tante cose, la Juve ha trascorso il biennio nero e l’anno dei record, mentre il Chelsea, finalmente, è arrivato ai vertici d’Europa. Le due squadre che più hanno sorpreso l’anno scorso si giocano la stagione. La Juve conferma gli undici della Lazio tranne Lichsteiner per Isla e Vucinic per Giovinco. Di Matteo mette in panchina Torres, non ha l’infortunato Terry e recupera Oscar con Hazard e a supporto Mata per un trio d’attacco tutto fantasia.

Inizio arrembante della Juve e al 3’ su cross di Vucinic, Lichsteiner fa tremare lo Juventus stadium colpendo un palo, con deviazione di un provvidenziale Cech, che prova a imitare Marchetti. Dopo un avvio tutto bianconero il Chelsea graffia con un’azione personale di Oscar, che taglia la difesa, serve in mezzo Hazzard da sinistra verso destra, bel tiro ma la palla viene provvidenzialmente deviata da Buffon, dando l’impressione del goal. Primo quarto d’ora, Juve più offensiva e aggressiva, Chelsea molto più coperta e che punge con le ripartenze. La Juve ottiene tre calcio d’angolo in pochi minuti al 17’ Marchisio impegna Cech che devia ed è ancora decisivo. La Juve è molto agonistica, prova qualche giocata con Vucinic e Vidal e spinge molto con Asamoah e Lichsteiner. Al 22’ Pirlo elegantemente soffia la palla a Mata, serve Quagliarella che con un diagonale da destra verso sinistra non impensierisce Cech. Un minuto dopo stessa cosa del napoletano ma da direzione opposta. La Juve è avvolgente, ha il pallino del gioco, stringe nella sua morsa il Chelsea, ma come al solito è imprecisa e poco concreta la davanti. Al 27’ punizione dal limite dell’area per la Juve e Pirlo atteso alla battuta: ma la conclusione è centrale. Nel frattempo il Nordsjaelland passa in vantaggio due volte e si porta sul 2 a 1. Al 37’ Oscar crea ancora il panico nell’area juventina, ma la difesa in qualche modo si salva: gli inglesi sembrano essere addormentati poi con i suoi assi, si svegliano e diventano rapidissimi quanto pericolosi. Ma al 38’ Pirlo tira non di grande di potenza e nemmeno irresistibile, trova lo stinco di Quagliarella che beffa Cech. La Juve galvanizzata ci prova e un minuto con un colpo di testa di Lichsteiner sembra entrare, ma Cahil salva sulla linea, ma sul contropiede Mata fa un acuto, si ritrova a tu per tu con Buffon, che ipnotizza l’attaccante. Al 41’ ammonito dal turco Cakir Bonucci. Vantaggio faticato, ma meritato per la Juventus, che blocca i leoni inglesi, che hanno il 53% del possesso palla, ma pecca un po’ di poca concretezza. Importantissimo vantaggio e nonostante lo Shaktar abbia pareggiato, virtualmente sarebbe la stessa Juve in testa al terribile girone E.

Tutti confermati nella ripresa. Subito cross di Asamoah pericoloso. Errori iniziali per entrambe le parti prima Cech regala un pallone alla Juve e poi Vucinic fa altrettanto. Episodio dubbio al 50’ contatto Cahil-Vucinic, il montenegrino cade, ma nulla di fatto. Ribaltone, punizione per un contatto Chiellini Hazard: batte Mata, muraglia Juve. Chelsea diverso, arrembante e pimpante. Brutta notizia, ma prevedibile, dalla Danimarca lo Shaktar passa in vantaggio due volte e si prende la vetta. Forcing Juve, che rinchiude nella il Chelsea nella difesa e trova ancora Cech a levare le castagne dal fuoco, che si supera dopo con Vucinic. Al 63’ entra l’eroe di Londra Moses per Azpilicueta, che ha arginato bene Asamoah: Chelsea più sbilanciato. Al ’61 Asamoah libero, duetta con Vucinic, taglio in mezzo per la corrente Vidal che con una fucilata abbatte Cech e boato dello Juventus stadium. Si ripetono sempre con gli inglesi Vidal e Quagliarella. Cambio Juve: Caceres per Lichsteiner, che esce tra gli applausi, ricucendo il suo rapporto con i tifosi dopo la folle notte contro l’Inter. Al 73’ Di Matteo gioca il tutto per tutto un altro attaccante, l’atteso Fernando Torres, per Mikel e Chelsea sempre più offensivo e sbilanciato con, praticamente, cinque attaccanti.  Al 78’ Vucinic spreca la palla del match ball, servito perfettamente da Caceres. Da notare l’argine impetuoso di Chiellini, un vero gladiatore, che rimedia persino a un errore di Pirlo e fa innervosire Ramires si fa fare fallo, prendendo l’ammonizione e levando, dunque, la Juve da una brutta situazione. Chelsea che spinge, ma la difesa juventina argina. Al 81’ Quagliarella sta per uscire per Giovinco, ma interviene Vucinic che chiede per problemi il cambio: si riconferma quindi il tandem delle due ultime partite. Torres serve bene Oscar, che però sul più bello scivola. Ammonito per fallo tattico Marchisio. Assalto Chelsea, ma la testuggine Juve si difende. Ultimo cambio Juve esce ta scroscianti applausi Quagliarella ed entra Pogba e Juve che si copre ancor di più. In un attacco disperato del Chelsea, Caceres intercetta bene, da a Vidal, lancia Giovinco, uscita avventata di Cech e con destrezza insacca il 3 a 0 definitivo, si fa ammonire per eccessiva esultanza. Nel finale abbandona Chiellini per infortunio.

Partita meravigliosa, gestita con intelligenza, carattere. La Juve s’impone con una grande prestazione, che entra a far parte della storia bianconera e forse è una delle più belle della recente. Juve supera a pieni voti l’esame d’inglese e si spalancano le porte dell’Europa che conta. Complimenti a tutti, supera il Chelsea prendendosi il secondo posto, che con un pareggio in Ucraina, in casa dello Shaktar passerebbe il turno.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Ialia

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