GUBBIO – CITTADELLA 1 – 0: il Gubbio passa all’ 88’
GUBBIO (4-1-4-1): Donnarumma; Caracciolo, Cottafava, Benedetti, Bartolucci; Boisfer; Bazzoffia (26’st Mario Rui), Sandreani, Raggio Garibaldi (21’st Almici), Graffiedi (32’st Ragatzu); Ciofani. A disposizione: Farabbi, Gerbo, Paonessa, Mendicino. Allenatore: Simoni.
CITTADELLA (4-4-2): Cordaz; Martinelli, Scardina, Gasparetto, Baselli; Vitofrancesco, Branzani (45’st Bellanzini), Busellato; Di Roberto (32’st Job), Di Nardo (34’pt Maah), Di Carmine. A disposizione: Pierobon, Gorini, Martignago, Carra. Allenatore: Foscarini.
ARBITRO: Baratta di Salerno (Argiento – Pegorin)
MARCATORE: 43’st Boisfer (G)
NOTE: Ammoniti: Vitofrancesco (C), Cottafava (G), Baselli (C), Scardina (C), Sandreani (G), Benedetti (G). Calci d’angolo: 6-3 per il Cittadella. Recupero:2’pt e 5’st.
Cronaca e commento di Francesco Zaccagni
Un Gubbio cinico e accorto strappa coi denti tre punti fondamentali ad una diretta concorrente per la salvezza. La cura Simoni continua ad essere veramente salutare per il Gubbio che nelle ultime 3 partite ha collezionato ben 7 punti, gli stessi racimolati da Pecchia nelle prime 10 giornate. Non è mancata pure ieri una buona dose di fortuna all’allenatore di Crevalcore ma, si sa, la fortuna aiuta gli audaci. Segnare in zona Cesarini (così come a Livorno), al di là degli episodi fortunati, è comunque indice di convinzione, di tenacia e di una condizione atletica ritrovata, rispetto alle prime giornate. Da non trascurare nemmeno il fattore campo, con i 4.000 del Barbetti che spesso trascinano la squadra.
Ai punti potremmo dire che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma se il Cittadella ha fallito un paio di grosse occasioni nel primo tempo, non è certo colpa del Gubbio. La partita è stata molto brutta in fatto di gioco, ma comunque bellissima per i rossoblù per l’importanza del risultato.
Gara dai due volti. Predominio dei veneti nel primo tempo che dimostrano maggior sicurezza in fase di possesso palla e falliscono due gol facili facili: prima Di Nardo al 28’ non centra la porta sguarnita di testa e poi al 29’ Di Roberto, indisturbato in area, si fa ipnotizzare da un ancora ottimo Donnarumma. Il Gubbio dimostra grossi problemi in fase di impostazione del gioco a centrocampo, con i difensori che spesso sono costretti a calciare lungo per le punte.
Nella ripresa la musica è diversa, con gli Eugubini che premono sull’acceleratore, anche se con poca lucidità, ed il Cittadella che si chiude sempre con 10 uomini dietro la linea della palla, accontentandosi del pareggio. Due nitide occasioni il Gubbio le crea: al 5’ Graffiedi (buona la sua prova all’esordio) centra la traversa con un destro potente dal limite, mentre al 22’ Ciofani si mangia un gol di testa su cross di Bazzoffia, sempre più sorvegliato speciale da parte degli avversari per la sua velocità.
La partita sembra scemare verso uno scialbo pareggio, quando all'88' un ritrovato Boisfer da terra risolve un mischione interminabile in area veneta (con parate, salvataggi sulla linea e lisci vari) e gonfia la rete. Lo stadio esplode di entusiasmo, comprendendo che mai vittoria sarebbe più preziosa. Vano il forcing finale del Cittadella che torna a casa a bocca asciutta.
Come al solito, ci permettiamo di evidenziare alcuni punti:
1. Iniziamo da Simoni. Sarà stato anche fortunato, ma con lui oltre che i punti il Gubbio ha ritrovato gli attributi degni di una squadra che deve lottare coi denti ogni pallone. Tra l’alto, giocatori che sembravano appassiti (es: Boisfer e Sandreani) sembrano aver ritrovato l’entusiasmo.
2. Donnarumma continua a parare alla grande. Ieri oltre ad un salvataggio miracoloso sullo 0-0, non ha sbagliato nemmeno le uscite, che sembravano il suo punto debole. Bravo lui e bravo Pascolini che lo allena. Se continua così, sarò ben felice di fare il mea culpa fino a fine campionato per averlo attaccato ferocemente nelle prime giornate. Ne guadagna l’intera retroguardia in termini di sicurezza.
3. Graffiedi, nonostante non giocasse da mesi, ha dimostrato di meritare in pieno la fiducia di Simoni che l’ha fortemente voluto e schierato a sorpresa dal primo minuto. Ottima il controllo di palla e la capacità di tirare in porta. Sembra uno dei pochi del Gubbio, insieme a Bazzoffia, in grado di saltare l’uomo.
4. Restano grossi limiti in fase di impostazione di gioco, ma per fortuna le partite si stanno vincendo con il cuore. I difensori quando hanno la palla non sanno a chi darla e spesso ricorrono ad inutili lanci lunghi per le punte. Il centrocampo è bravo a tamponare, ma non altrettanto a costruire causa un gap tecnico con gli avversari.
5. Sembra che sia stata ritrovata una buona condizione atletica. È questa, insieme al ritrovato entusiasmo, che ci permette di sopperire ai limiti tecnici che ovviamente restano. Lo dimostrano i gol a fine partita: prima si subivano, ora si fanno.
Ora la classifica è oltremodo confortante, ma non bisogna mollare l’osso, visto che già sabato prossimo c’è un’altra sfida salvezza in trasferta sul campo del Vicenza.
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