(ASI) L’applicazione del protocollo sanitario in serie B rimane problematica, ma la cadetteria rimane possibilista sulla ripresa del campionato. Tuttavia, le società di B all’unanimità hanno deciso di chiedere alla serie A e alla Federcalcio “il rispetto degli accordi” di separazione del 2009 e la conferma della quota (l’1,5%, pari a circa 16 milioni) dei diritti televisivi della A e dei cosiddetti contributi solidaristici che i club promossi dalla B alla A devono versare alla cadetteria.
Questo l’esito dell’assemblea di serie B tenuta in videoconferenza nel pomeriggio. Insomma, se la crisi del corona virus sta impoverendo tutto il calcio, i presidenti di serie B chiedono che non venga meno la solidarietà della massima categoria, perché altrimenti sarebbe a rischio la “sostenibilità del sistema”. In mattinata, l’incontro tra Vincenzo Spadafora, Ministro per le Politiche giovanili e lo sport, e tutte le componenti del calcio rappresentate in FIGC, aveva esaminato il Protocollo sanitario per la ripresa dell’attività elaborato dall’apposita Commissione istituita dalla Federazione. Il Ministro, dopo aver ascoltato tutte le posizioni, si è riservato di confrontarsi nei prossimi giorni con il Ministro della Salute ed il Comitato tecnico scientifico, per assumere nuove decisioni “in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti”.
Ecco il comunicato ufficiale diramato dopo dell’Assemblea di Lega:
“Il presidente Mauro Balata ha relazionato l’Assemblea relativamente alla riunione organizzata dalla Figc in mattinata con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora dove sono state avanzate anche le posizioni della Lega B e, da parte del ministro dello Sport, la necessità di un confronto con il Ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico prima di emanare le disposizioni in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti. All’unanimità l’Assemblea ha deciso di inviare a Lega Serie A e Federazione una lettera in cui si chiede, in continuità con le richieste già avanzate lo scorso febbraio, il rispetto degli accordi di separazione fra Serie A e B firmati nel 2009 e, inoltre, dei contributi solidaristici delle squadre promosse nella serie maggiore, temi questi fondamentali per la sostenibilità del sistema, soprattutto se posti in relazione ai rapporti fra leghe presenti in altri contesti europei dove si esprimono ben altri e più importanti valori. La Lega B ha poi deciso di destinare la donazione, deliberata nelle scorse settimane, alla Protezione civile a favore delle famiglie del personale sanitario morto nella lotta al Coronavirus attraverso un fondo appositamente istituito e firmato nei giorni scorsi con un’ordinanza dal responsabile del dipartimento Angelo Borrelli. L’Assemblea ha infine sempre con voto unanime modificato alcuni punti statutari”.