(ASI) Perugia. Finalmente esce l’1 sulla ruota del Curi. Il Perugia interrompe il digiuno e batte la Salernitana con una prestazione tutta di sostanza, indice che la squadra si sta ben adattando ai nuovi scenari di classifica. Il vantaggio al 22’ siglato da Mazzocchi mette il timbro su un primo tempo nel quale i grifoni hanno fatto di più e meglio dei campani.
L’esclusione di Iemmello dalla formazione iniziale è la novità più importante della giornata, fermo restando il 3/5/2 del Grifo, specchiato da quello della squadra di Ventura (non in panchina per una indisposizione). La manovra dei grifoni nel primo tempo è stata fin dall’inizio continua e ficcante, grazie soprattutto alle verticalizzazioni di Nicolussi Caviglia (che ha confermato il suo talento e la sua personalità cercando ripetutamente la conclusione) e alle sgroppate di Mazzocchi a destra. La non alta densità in area di maglie rosse e una certa ansia da prestazione della quale i grifoni non riescono ancora a liberarsi, hanno ero impedito a molte situazioni avviate dal Perugia di tradursi in occasioni. Il primo tempo è tutto qui e il Perugia lo chiude in vantaggio, situazione ormai divenuta inedita da parecchie giornate. Nella ripresa la Salernitana si rende insidiosa essenzialmente sui calci da fermo (Dzicek all’ 11’ e Cicerelli al 36’) ma Vicario è bravissimo nella prima circostanza è fortunato nella seconda, col pallone che sfila a pochi centimetri dal montante. Il Perugia ha retto bene in fase difensiva anche grazie al diligente ripiegamento dei suoi attaccanti ma, col passare dei minuti, ha smesso di giocare, preda del “braccino del tennista”. La paura di vincere una partita decisiva ha infatti impedito ai grifoni di mantenere lucidità quando tornavano in possesso di palla e così, a lungo andare, gli ospiti hanno potuto alimentare con continuità la propria iniziativa, anche grazie ad un cambio di modulo (3/4/3) dettato dalla panchina a inizio ripresa. Il muro difensivo biancorosso ha retto con sacrificio e applicazione a tutti gli assalti campani. Gli ingressi di Carraro per Greco e Rajkovic per Rosi hanno aumentato la capacità dei grifoni di tener palla e difendersi sul gioco aereo. E, anzi, nel finale, due contropiede di Iemmello (subentrato ad un volenteroso ma mai decisivo Falcinelli) e Falzerano sono stati sprecati dai due grifoni, incapaci di centrare la porta dopo essere arrivati davanti all’estremo difensore ospite. Ma alla fine la vittoria è arrivata ugualmente: giusta, sofferta e importante come forse nessun’altra mai in questa stagione. Ora il Perugia, analizzando con serenità le cose che ancora non girano bene, può aprire una nuova fase della stagione. Sempre guardandosi alle spalle, ma senza aver paura di tornare a correre in avanti.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia