(ASI) Il Carpi esce vittorioso dal "Renato Curi" con una rete al 31' della ripresa da parte dell'ariete Mokulu che, approfittando al meglio di una giocata forse casuale ma senz'altro efficacissima confezionata prima dalla girata di Buongiorno e poi dalla spizzata di Arrighini, ha colpito di collo-esterno destro, trafiggendo l'incolpevole Gabriel sull'angolino alto alla sinistra dell'estremo difensore carioca.
L'esperto Fabrizio Castori, da poco tornato sulla panchina dei biancorossi emiliani, ha gestito la gara come sa fare, ovvero imponendo il suo gioco fisico, a tratti estremamente guardingo e speculativo, ma tremendamente efficace nella capacità di lottare su tutti i palloni, imbrigliare la fase offensiva dell'avversario e sfruttare bene le seconde palle. Graziato anche dal calcio di rigore miseramente fallito da Marco Moscati nel finale di primo tempo, il gruppo guidato dal tecnico marchigiano non ha mostrato nulla di stupefacente ma, in poche mosse, ha costruito un successo tutto sommato meritato, che rilancia la società emiliana in classifica dopo un inizio di stagione tribolato.
Dal canto suo, invece, Alessandro Nesta ha evidenziato tutti i limiti della sua inesperienza e del suo digiuno da allenatore nel calcio europeo. Certe scelte, del tutto incomprensibili, hanno lasciato perplessi tifosi e osservatori, a partire dalla decisione di schierare in avanti dal primo minuto Kingsley, apparso per gran parte dell'incontro smarrito e insicuro tanto da sbagliare clamorosamente un gol quasi fatto, di testa, solo davanti alla porta, al 41' del primo tempo.
Tanto più incomprensibile è stata poi la scelta dell'allenatore romano di tenere il giovane nigeriano in campo sino al termine della gara, preferendo sostituire Dragomir, l'unico che in quello scampolo di secondo tempo stava cercando di dare un minimo di profondità alla manovra, pur confusa, dei grifoni. Tardivo, inoltre, l'ingresso di Vido che, complici le precarie condizioni fisiche dopo l'infortunio subito a Palermo, ha fatto quello che ha potuto cercando di liberare Melchiorri e servire gli esterni, ma senza successo. La gara si è così avviata a conclusione mestamente, senza alcun concreto tentativo da parte del Perugia di pervenire al pareggio.
La nuova tribuna vip, riorganizzata nelle ultime settimane per accogliere sponsor aziendali ed ospiti speciali, ha così fatto il suo debutto amaro in una serata dove c'è stato ben poco da ricordare o da ammirare. Ora ci sarà da lavorare ma soprattutto da riflettere. C'è ancora tempo per crescere e migliorare e, sicuramente, a Nesta va concesso altro tempo sia per la sua inesperienza sia per il ritardo nella preparazione dovuto alle tempistiche, piuttosto dilatate, del calciomercato del Perugia in estate.
Tuttavia, sarà opportuno anche domandarsi se è giusto che una piazza come la nostra debba trasformarsi ogni anno in una seconda Coverciano, pronta a fare da trampolino di lancio per allenatori esordienti che magari, in seguito, potranno anche dimostrare il proprio valore, ma che in prima battuta dovranno sempre confrontarsi con una categoria che non conoscono, pagandone lo scotto a nostre spese.
Andre Fais- Agenzia Stampa Italia