(ASI) Terni – Finisce con la retrocessione e l’ultimo posto in classifica la stagione della Ternana Unicusano al primo anno di cadetteria per il patron Bandecchi, il Presidente Ranucci, l’ex Direttore Sportivo Evangelisti e infine per dimenticare nessuno anche per mister Sandro Pochesci.
Una proprietà e uno staff che si avvicinava al mondo professionistico per la prima volta e che ha concluso la sua avventura (almeno la prima) nel peggiore dei modi: retrocessione e ultimo posto.
Di certo non si può dire che Terni non l’abbia messi a proprio agio, ospitati come se fossero a casa loro e supportati (forse anche troppo) vedi nel caso di Pochesci.
Eppure, sia all’inizio dal ritiro di Norcia, che durante il campionato e nel mercato di riparazione la piazza comprensiva di tifosi e stampa li aveva avvertiti conoscendo il campionato (a differenza loro) che era necessaria una squadra ben attrezzata oltre alle giovani promesse ex Fondi.
Non è servito, e da li a poco gli errori si sono sommati, riepilogarli sarebbe ad oggi inutile e ripetitivo ma di certo sono errori gravi sia dal punto di vista societario e manageriale e sia dal punto di vista tecnico e professionale.
Errori, sicuramente evitabili in quanto le possibilità per recuperare c’erano, ma forse non c’era la volontà e la consapevolezza; almeno fino a quando Bandecchi ha ripreso in mano la situazione con De Canio (unico innocente della stagione travagliata delle fere) ma ormai era troppo tardi.
Si ripartirà da lui per la serie C, forse questa è l’unica notizia positiva perché il tecnico di Matera ad oggi è l’unica certezza del futuro della Ternana Unicusano, per il resto c’è da rifare tutto come c’è da ricucire un rapporto ormai deteriorato con la tifoseria.
A ripensarci, bastava così poco, un pizzico di umiltà e di ascolto sotto il punto di vista gestionale e la riconferma dello staff e parte della squadra della storica salvezza dello scorso anno, ma niente quando si è sordi di fronte a chi vive quotidianamente di calcio a Terni e conosce perfettamente il campionato cadetto, succede questo, succede che retrocedi!
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia