(ASI) Perugia. Un Mattia Mustacchio dal volto piuttosto elettrizzato ha fatto la conoscenza di giornalisti e anche qualche tifoso nella prestigiosa cornice del Museo del Perugia. Per la prima volta la sala proiezioni della struttura inaugurata lo scorso luglio è stata teatro della presentazione di un nuovo arrivo, in questo caso arrivato in biancorosso con qualche mese di ritardo.
E lui stesso a svelarne il motivo: "Ad inizio stagione non c'erano i presupposti, a gennaio invece tecnicamente l'operazione si è potuta concludere ed eccomi finalmente qui. Dici Perugia e viene quasi la pelle d’oca: “Conosco Volta che mi ha oarlato bene di società e ambiente. Vedo tanto calore ed un progetto importante. I compagni mi hanno accolto benissimo”. I ricordi nello stadio Curi sono indelebili, con quel gol in rovesciata applaudito da tutto il pubblico presente: “Venire a giocare in uno stadio del genere, anche da avversario, ti dà una carica incredibile. Essere applaudito anche quando giochi contro la squadra di casa è il massimo”. Spazio per una descrizione sul piano tecnico: “La mia collocazione preferita è quella di esterno ma negli anni ho giocato da mezzala, quinto e seconda punta. Credo sia importante saper interpretare più ruoli”. Il neo acquisto, costato diverse centinaia di migliaia di euro, scalpita per iniziare: “Pur non conoscendo ancora bene i ragazzi credo fortemente in questo gruppo, fatto di ragazzi validi tecnicamente e umanamente. Per Bari sono a disposizione, poi il modo di far male all’avversario si trova”. Uno dei problemi di questo Grifo è la gestione della partita: “Si può sempre migliorare, il mio pensiero principale è quello di dare una mano alla squadra. È bello vincere tutti insieme”. Le ultime stagioni a Vercelli hanno segnato una certa rinascita: “Devo dire grazie a mia moglie Paola che mi ha ridato entusiasmo dopo che mi ero un po’ buttato giù. Sto inseguendo il mio sogno e sono venuto qui perchè credo in società e staff tecnico. Mi piacciono le sfide e sono contento ci siano delle responsabilità, ch devono essere il pane quotidiano per chiunque abbia voglia”. Dopo essere fiducioso nel raggiungere i playoff, Mustacchio ha parlato dell’impatto col suo nuovo tecnico: “Mi hanno parlato benissimo del mister Bucchi e oggi ho potuto toccare con mano. Non vedo l’ora di scendere in campo, sto bene fisicamente e sono pronto”. Ascoli e Vercelli sono state tappe importanti per l’azzurrino: “Nelle Marche ho conosciuto Berrettoni, che mi ha aiutato in tutto, anche a livello umano. In Piemonte sono tornato alla grande”. E ora la grande occasione chiamata Perugia, che può rivelarsi il suo definitivo trampolino di lancio.
Enrico Fanelli- Agenzia Stampa Italia