(ASI) Partita quantomai delicata, con il Perugia che dopo aver inanellato una serie di buone prestazioni sul piano del gioco vuole a tutti i costi tornare alla vittoria, ma che di fronte si trova un Latinas, che data la situazione di classifica drammatica, vuole invertire il trend negativo.

Camplone opta per un 11 piuttosto offensivo, con Fazzi al posto di Taddei a centrocampo e Lanzafame a presidio della corsia di destra. Davanti la scelta ricade sul tandem Parigini-Falcinelli, dietro Flores viene impiegato dal primo minuto.
Breda invece affida le proprie sorti offensive al giovane Petagna, supportato da Pettinari, con Valiani ad agire da trequartista e Viviani chiamato ad impostare la manovra.

Il Perugia si dimostra subito piuttosto propositivo e crea una buona occasione potenziale al 7, con Crescenzi che la mette in mezzo da sinistra, la difesa virgola, ma Falcinelli non è lesto ad approfittarne.

2 minuti dopo ci prova il Latina su punizione, ma la doppia conclusione di Viviani viene contratta dalla barriera.

Al 16’ Verre mette un traversone da sinistra, Falcinelli gira di testa, ma la conclusione è debole  e si spegne tra le braccia di Di Gennaro.

Al 18’ Parigini prende palla a trequarti campo, se la porta sul destro e tenta la conclusione da 30 metri con la sfera che termina a lato alla destra di Di Gennaro.

Al 26’ Parigini scappa in profondità, Brosco lo trattiene per la maglia e viene ammonito dal sig. Maresca, direttore di gara odierno.
Sulla conseguente punizione da sinistra Flores di testa mette di poco alto sulla battuta di Lanzafame.

Al 29’ giallo per Bruscagin reo di aver steso Parigini lanciato verso l’area avversaria.

Al 38’ Falcinelli scaglia un sinistro dai 20 metri, Di Gennaro blocca senza affanni.

Un minuto dopo Lanzafame lascia partire un traversone da sinistra, Falcinelli gira di testa e Di Gennaro para, ma il guardalinee aveva ravvisato una posizione di fuorigioco.

Al 42’ corner da destra per il Latina, sulòla battuta di Viviana la palla carambola finisce sul destro di Valiani, che da distanza ravvicinata colpisce la traversa.

Termina così un primo tempo piuttosto bloccato, con le 2 squadre volte più a non incassare reti che a farne. Poche occasioni da una parte e dall’altra, con un Perugia che ha sbagliato molto in fase d’impostazione e si è affidato troppo spesso agli assili di Parigini e ai traversoni dalla trequarti.

Ricomincia la ripresa, nel Latina fuori Petagna dentro Paolucci.

Al 49’ Paolucci la mette dentro su servizio di Pettinari, che però era stato pescato in posizione di offside.

Al 52’ assolo di Fazzi, che dopo aver percorso 25 metri scarica dal limite, ma il suo sinistro termina alto sopra la traversa.

Al 53’ ci prova Verre dai 25 metri, palla a lato.

Al 54’ Camplone inserisce Taddei al posto di Falcinelli, Fazzi passa a destra e Lanzafame passa in attacco al fianco di Parigini.

Al 61’ giallo per Goldaniga, reo di aver commesso un fallo da tergo su Pettinari.

Minuto 66’ giallo per Valiani.

Al 68’ Camplone gioca la carta Perea, che va a rilevare un Verre sottotono.

Al minuto 70, Parigini imbeccato da Taddei, conlude violentemente di destro e colpisce il palo, con Di Gennaro ormai battuto.

Al 73’ i grifoni rischiano il patatrack, Goldaniga svirgola il rilancio e rischia un clamoroso autogol, con la palla che si tampa sul palo.

Al 75’ dentro Vinicius per Lanzafame, mentre Breda inserisce Sbaffo al posto di Pettinari.

Al 77’ terzo ed ultimo cambio nelle file del Latina, dentro Ricciardi per Viviani.

Dopo una 15 di minuti di noia assoluta, nei quali le 2 squadre hanno lottato a centrocampo senza produrre occasione alcuna, il quarto uomo assegna 3 minuti di recupero.
Terminato il recupero, senza situazioni degne di nota, l’arbitro fischia 3 volte ed il match termina.

Perugia decisamente sottotono, con notevoli difficoltà in fase d’impostazione e mai capace di allestire trame pericolose. Le sostituzioni di Camplone non hanno sortito l’effetto sperato, non riuscendo ad invertire un trend negativo che si è protratto per tutti i 94 minuti.

Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia

 

Foto: Matteo Marzella

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