(ASI) Partita inaugurale dal tasso tecnico elevatissimo quella della serie cadetta. Al Curi, di fronte ai grifoni, c’è una delle formazioni più attrezzate e competitive del torneo, quel Bologna che, fresco di retrocessione, ha ambizioni di immediata risalita ed ha condotto un mercato all’altezza del proprio blasone.

Di fronte alla spinta di un “Renato Curi” quasi gremito, Andrea Camplone riconferma la stessa formazione che ha battuto lo Spezia in coppa Italia, preferendo nuovamente Provedel e Fazzi a Koprivec e Fossati, e riconfermando dal primo minuto il tandem offensivo Falcinelli-Rabusic. Nel 3-5-2 biancorosso, retroguardia ancora composta da Goldaniga, capitan Comotto e Giacomazzi, mediana affidata alla classe di Taddei e del giovanissimo Verre. Di nuovo panchina quindi per Filipe e Fossati, nonché per il rientrante Fabinho.
Lopez, subentrato recentemente a Ballardini nella panchina felsinea, propone un assetto a trazione anteriore, col tridente Troianiello-Laribi-Cacia, supportati dalla classe di Matuzalem e Buchel, nonché dalla grinta di Casarini in mediana. Difesa a 4 composta da Morleo, Faez, Maietta e Garics. In panchina nomi illustri come quelli di Pasi, Ceccarelli e Betancourt.
Avvio subito aggressivo quello dei grifoni, che dopo qualche minuto di fluido giropalla, arrivano alla conclusione al 5′ con Falcinelli, ma la presa di Coppola è agevole. Il primo quarto d’ora scorre col Perugia che pratica un reiterato possesso palla a centrocampo, senza però riuscire a concretizzare, causa anche la scarsa mobilità senza palla sei 2 attaccanti, mentre gli ospiti prestano particolare attenzione alla fase difensiva, senza però rinunciare alle ripartente grazie all’esperienza di Caicia e gli inserimenti di Troianiello e Laribi.
Perugia che non rinuncia a costruire dalle retrovie, concedendosi però qualche eccesso di confidenza che, per fortuna dei grifoni non viene sfruttato da felsinei, complici anche 2 chiusure provvidenziali di Goldaniga prima e Giacomazzi poi.
Al 28′ Valerio Verre si rende protagonista di una spettacolare azione personale, che lo vede dribblare 2 avversari in corsa e concludere di destro dal limite, il suo tiro però si spegne sopra la traversa.
Al 40′ ci prova Falcinelli, che riceve palla spalle alla porta, si gira e conclude di sinistro, ma complice una deviazione avversaria la sfera esce alla destra di Coppola.
Si conclude così un primo tempo povero di occasioni con un Perugia decisamente padrone in termini di possesso palla (grazie ad un Verre particolarmente ispirato), ma piuttosto inconcludente in fase offensiva nonostante la costante spinta sugli esterni di Crescenzi a sinistra e Del Prete a destra, complice anche un Bologna impeccabile in fase difensiva, che ha chiuso ai grifoni ogni linea di passaggio negli ultimi 20 metri.
Comincia il secondo tempo coi stessi 22 protagonisti della prima frazione.
Nei primi minuti della ripresa il canovaccio è semire lo stesso, Perugia che preme sfruttando le fasce laterali, ma i cross di Crescenzi e Del Prete non vengono sfruttati dai 2 avanti biancorossi, mentre il Bologna si rende pericoloso in ripartenza, con un Troianiello scatenato sull’out di destra.
Al 55′ Cacia conduce un pericolosissimo contropiede e serve sulla sinistra Laribi, la cui conclusione di prima viene abilmente deviata in angolo da Provedel.
Al 61′ Camplone opta per una sostituzione, Parigini per Rabusic al fine di dare più velocità alla fase offensiva e profondità alla manovra.
Al 64′ il Perugia trova il vantaggio, dopo un’azione reiterata dei grifoni, un cross di Del Prete da destra carambola suo piedi di Verre che controlla e di destro infila Coppola sul primo palo. Biancorossi che quindi coronano la mole di gioco fin qui prodotta.
Dopo lo svantaggio subito, Lopez prova a vivacizzare il proprio attacco gettando nella mischia al posto di Troianiello.
Al 73′ ulteriore svolta del match,Parigini anticipa Garics che lo stende al limite, l’arbitro estrae un giallo che poi diventa rosso in seguito alle proteste del terzino austriaco, che lascia i propri compagni in 10 uomini.
Nonostante l’uomo in meno Lopez inserisce un centricampista offensivo (Pasi), che va a rilevare un mediano (Buchel).
Al 79′ il Perugia sfiora un raddoppio con Falcinelli, che riceve palla all’altezza del dischetto, si gira sul destro e conclude alto di un soffio sopra la traversa.
All’83′ Camplone opta per l’inserimento di Fabinho al posto di Crescenzi per sfruttarne le velleità di contropiedista, di contro Lopez getta nella mischia l’argentino Zuculini che rileva Karim Laribi.
All’85′ il grifo raddoppia con Diego Falcinelli, che sfrutta un cross rasoterra da sinistra di Parigini e col mancino infila nuovamente Coppola.
All’87′ l’arbitro assegna un calcio di rigore al Bologna, con Goldaniga che stende Cacia a centroarea, lo stesso Cacia si incarica della trasformazione e realizza la rete del 2-1, che riapre la partita.
Al 90′ altra espulsione nelle fila del Bologna, Zuculini entra scomposto su Falcinelli e il signor Claudio Gavillucci sventola al centrocampista argentino il cartellino rosso.
Dopo i la concessione di 6 minuti di recupero, il Bologna nonostante la doppia inferiorità numerica ci prova, ma il forcing rossoblù non riesce a rendersi nitidamente pericoloso dalle parti di Provedel.
Perugia che vince e lo fa meritatamente, mostrando un possesso palla fluido e avvolgente, corroborato da una spinta costante sugli esterni ed una notevole solidità difensiva, fatta eccezione per l’azione che ha propiziato il rigore. Particolarmente ispirato Valerio Verre, che ha sfoggiato una prestazione eccelsa sia in fase d’impostazione che in fase d’interdizione, dando prova anche delle sue doti d’inserimento, come in occasione della rete dell’1-0 da lui realizzata. Fondamentale l’esperienza di Taddei e Giacomazzi, buona anche la prova di Falcinelli (autore della seconda rete) davanti e del giovane Goldaniga dietro.
Un plauso particolare ad Andrea Camplone, che ha mostrato al pubblico biancorosso di aver dato alla squadra un’idea di gioco chiara e briosa, ed ha letto alla perfezione la partita nel suo svolgimento, inserendo Parigini e Fabinho, i quali grazie alle proprie doti di velocisti hanno destabilizzato la retroguardia avversaria e spostato l’inerzia della partita.
Bella partita e bel Perugia insomma, il Curi non poteva sognare esordio migliore in una serie B che da 9 lunghi anni mancava nel capoluogo umbro.


Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia

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