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(ASI) E’ finale! Ma che fatica! Una straordinaria partita che si è protratta per 120 minuti. Primo tempo combattuto, dove il Milan per 25 minuti ha tenuto il gioco, rendendosi pericolosa in un paio di occasioni con Ibraimovich, che ha voluto a tutti i costi far parte del gioco. Tuttavia alla mezz’ora Mesbah è messo in difficoltà da Lichsteiner che gli ruba palla e serve una palla deliziosa per Del Piero che salta Amelia e segna. Juventus Stadium in piedi e linguaccia al Milan. Milan accusa il colpo e sale in cattedra Vucinic, che sfiora il raddoppio.

 

Nel secondo tempo sembra la resa del Milan, con la sostituzione di Ibra per Maxi Lopez. Juve che si difende e sembra controllare la partita, nonostante El Shaarawy provi un paio di incursione che mette in difficoltà la coppia di centrali Bonucci-Chiellini. Da un lancio lungo di Mexes, succede quello che non ti aspetti, Mesbah rimedia al suo errore insaccando di testa, lasciato libero da un colpevole Pepe. Juve ancora addormentata e Milan che ci crede. Dentro lo specialista delle sfide impossibili, Inzaghi, per El Shaarawy e Nocerino per un Aquilani che ha duellato a lungo nel primo tempo con uno scalpitante e nervoso Vucinic (non a caso entrambi sono stati ammoniti). La Juve leva Del Piero e mette Borriello, per allungare la squadra schiacciata nella meta campo. Tuttavia Maxi Lopez prende una palla al limite dell’area si libera di Bonucci e Chiellini e insacca con una fucilata Storari. Il Milan riesce nell’impresa, ma ci manca poco che svanisca se non ci fosse Amelia a ipnotizzare un imballato e insicuro Borriello, ancora lontano dal goal. Problemi per Lichsteiner e dentro l’eroe di San Siro, Caceres. Sarà proprio lui a salvare una palla pericolosissima messa in mezzo da Inzaghi. Ma al ’94 la Juve due volte con Vucinic prova il colpaccio, ma in una è bravo Amelia e nell’altra tira di poco alto. 1-2 come l’andata e prima sconfitta nei ’90 minuti alla Juventus Stadium. Ma il verdetto è posticipato di mezz’ora e le squadre stremate tornano in campo. Il Milan sembra avere problemi, Maxi Lopez ha un problema al polpaccio, Inzaghi mal di stomaco, Thiago Silva zoppica.

La Juve è arrembante, all’inzio Borriello non capitalizza una bella occasione, Vucinic poi serve una gran palla a Giaccherini che però non riesce a scartare Amelia, che fa il miracolo. Il Milan è schiacciato e sembra aver dato la resa. Vidal serve sui trenta metri Vucinic che s’inventa con una fucilata un gran goal. Boato dello stadio e Milan che annaspa.

Nel secondo tempo supplementare la partita si fa maschia e confusa, lanci lunghi, schemi saltati. L’unico che corre nel Milan è Emanuelson, che gioca con Mexes a centravanti. La Juve ha finito la benzina e trova in Caceres un baluardo della difesa. Al fischio la gioia degli uomini di Conte. Abbraccio sportivo tra Seedorf e Del Piero.

Grandissima partita, ennesimo pareggio, ma che ha il sapore dell’impresa, nonostante il Milan fosse orfana di Boateng e Pato, con un Ibra a mezzo servizio per i prossimi impegni (Roma e Barcellona). Juve non impeccabile, ma che ha trovato il suo messia: Mirko Vucinic, desideroso di tornare nel suo vecchio stadio per vincere la finale e conquistarsi la decima coppa, che manca dal 1995 (vinta contro il Parma). Un ultimo accenno all’eroe Del Piero, che a fine partita ha messo la maglia rossonera di Seedorf, segno che questa è stato il suo ultimo goal e la ultima partita contro gli acerrimi rivali. Diciotto anni di sfide, tanti goal, ma uno spirito inalterato, quello di un grande uomo, un numero dieci, un fuoriclasse, insomma Alessandro Del Piero…

Daniele Corvi-Agenzia Stampa Italia

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